Attorno a lui nasce sempre un dibattito: fuoriclasse o no? Storia e aneddoti di un genio capace di battere il Brasile da solo, di sbagliare gol apposta, di fare opere d’arte non da museo

Il nostro caro Lajos Detari - che oggi compie sessant’anni - appartiene alla prestigiosa schiera di quegli uomini baciati dal talento che però - di tutto quel talento - non sanno che farsene. Sono bambini capricciosi che ricevono un regalo e nemmeno lo scartano, tanto che gliene importa? Quindi con quel talento per un po’ ci convivono, lo lucidano come Aladino con la lampada e danno a noi e a loro stessi l’illusione di coltivarlo, poi si impigriscono, infine liquidano la faccenda con una scrollata di spalle. E abbiamo scritto “spalle”, anche se in realtà Detari - non esattamente un esempio di raffinatezza - userebbe un termine che fa rima, ci siamo intesi.

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