Come si gestisce un campione come Cristiano Ronaldo? Non è semplice, persino per gli allenatori più celebri e vincenti. Alcuni di quelli che hanno lavorato con il portoghese, come Ferguson, Ancelotti o Zidane, ci si sono trovati a meraviglia, avendo ognuno trovato il modo migliore per far esprimere il fenomeno di Funchal al massimo. A qualcun altro non è andata benissimo, come a Benitez e a Sarri. E non è un caso che entrambi abbiano perso il posto proprio dopo scontri più o meno pubblici con CR7. E Mourinho dov’è in questa lista? Complicato a dirsi, ma la biografia dello juventino scritta da Guillem Balague e riportata dal Mirror può dare un’idea.
TORNARE – Il libro racconta di un episodio datato 2013, pochi mesi prima dell’addio al Santiago Bernabeu dello Special One. Al termine della partita, Mourinho riprende CR7 per un fallo laterale battuto troppo in fretta e per non essere tornato a difendere dopo che il Real ha perso palla. Un rimprovero che, secondo il biografo del bianconero, Cristiano non prende benissimo: “Dopo tutto quello che ho fatto per te mi tratti così?”. Mou però non è di quelli che lascia troppo andare alcuni comportamenti. “L’ho detto per la squadra, perchè la squadra aveva bisogno che tu rientrassi in difesa”. Non che questo sia servito a calmare il numero 7…
SPOGLIATOIO – Balague racconta che qualche minuto dopo Mou tenta di nuovo di riaprire l’argomento in maniera più soft, ma Ronaldo non ne vuole sapere. E quindi il tecnico…urla nello spogliatoio: “Voglio che tu sappia che qui dentro molti la pensano esattamente come me, ma non hanno le palle di dirtelo”. Un fatto già sottolineato nella biografia di Cristiano, in cui si spiega che molti calciatori del Real avevano chiesto a Mourinho di dare istruzioni a CR7 affinchè partecipasse di più alla fase difensiva. Come va a finire questa storia? Il Real arriva secondo e a fine stagione Mou decide di andarsene, mentre Cristiano…resta a Madrid fino al 2018. Segnale che neanche per lo Special One è una buona idea litigare con il suo connazionale.