Continua a Londra la telenovela Gunnersaurus. La mascotte dell’Arsenal ha passato un periodo che dire strano è poco. Prima è arrivato il licenziamento da parte del club, che tra i tanti tagli al personale effettuati a causa del Covid-19 ha deciso di rinunciare a quello che da parecchi anni è un simbolo dei Gunners. Poi è arrivato l’intervento di Ozil, che guadagnerà anche parecchio per non giocare, ma ha deciso di dare una mano e pagare lui stesso lo stipendio a Jerry Quy, che da 27 anni si mette all’interno del costume per far felici i tifosi dell’Arsenal. E tutto sembrava tornato a posto, ma…

ALTER EGO – La foto di Gunnersaurus tornato all’Emirates, postato neanche una settimana fa, pareva aver messo fine a questa storia, ma ora arriva un retroscena forse inatteso: la mascotte è tornata, ma non è più Jerry Quy. A confermarlo è David, il figlio dell’uomo che è stato Gunnersaurus per decenni, attraverso un messaggio su Twitter. “Mio padre ha servito lealmente l’Arsenal nel ruolo amatissimo di Gunnersaurus, il suo alter ego, per 27 anni (e per i primi 14 lo ha fatto gratis!), aiutando a creare una mascotte che è famosa e riconosciuta in tutto il mondo. Ma in risposta alla pandemia, Gunnersaurus è stato parte del taglio dei costi”.

ESTINTO – Ma anche con il ritorno all’Emirates, le cose non sono tornate a posto. “Comprensibilmente, non è stato più un ruolo full-time e Gunnersaurus ha perso il suo cuore e la sua anima. Sfortunatamente, l’Arsenal non è riuscito a trovare un modo per includere mio padre nei piani part-time e non gli hanno neanche dato la possibilità di essere lui stesso a passare la torcia a qualcun altro. Forse vedono anche lui come un dinosauro estinto! ‘Comportarsi con classe’ è un valore dell’Arsenal e mio padre l’ha sempre onorato. E non credo che invece l’Arsenal lo abbia fatto, visto il modo in cui è finito questo viaggio”. Insomma, Gunnersaurus continuerà a calcare il campo dell’Emirates. Ma Jerry Quy, purtroppo, no.

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