Una manifestazione dei tifosi dell'OM degenera in un principio di incendio fuori dal quartier generale della squadra. Puntuale l'intervento delle forze dell'ordine con tanti arresti. E stasera c'è il Rennes
È caos a Marsiglia. Le sconfitte delle ultime settimane hanno innescato una crisi a tutti i livelli. Oggi però le tensioni sono sfociate anche in una manifestazione degli ultrà, degenerata tra lanci di fumogeni e un principio di incendio all'entrata del centro di allenamento, preso poi d'assalto tra insulti e cori ostili alla dirigenza e ai giocatori. Le forze dell'ordine hanno arrestato 25 persone. Il tutto a qualche ora dalla partita di stasera con il Rennes, la prima da titolare per Milik.
ACCUSE
—Vari gruppi di tifosi intendevano protestare contro la squadra che non ha ancora vinto una sola gara nel 2021: un pareggio e quattro ko. Un crollo verticale che ha destabilizzato lo spogliatoio dove i giocatori si sono scambiati accuse, in particolare Thauvin e Payet, davanti all'allenatore Villas-Boas che ieri, in conferenza stampa, ha annunciato che non resterà oltre la scadenza del contratto a giugno. Anche perché finora non ha ricevuto segnali di rinnovo dalla dirigenza a sua volta contestata dagli ultrà.
TESTA
—I tifosi chiedono da tempo la testa del presidente delegato Eyraud, contro cui anche oggi hanno esposto striscioni prima di dare l'assalto alla sede. Prima con lancio di fumogeni e fuochi d'artificio che hanno provocato un mini incendio, bruciando un cipresso, poi lanciando alcune transenne contro il cancello d'ingresso. Un gruppo è riuscito anche a penetrare all'interno della proprietà del club. Alla fine l'intervento delle forze dell'ordine ha permesso il fermo di 25 persone. Alle 21 il Marsiglia ospita il Rennes e Milik dovrebbe esordire dal 1', dopo essere partito dalla panchina domenica nella sconfitta con il Monaco (3-1). L'ex del Napoli, giunto in prestito, è stato presentato giovedì. Alle 18 comunque scatta il coprifuoco che dovrebbe riportare un po' di calma in città.
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