Anche al Mondiale per club brilla la stella di questo istrionico centravanti francese, origini zingare e italiane, la passione per gli hamburger e la rete facile. Ecco come si è riciclato a Monterrey
Sei anni fa, era migrato a sorpresa in Messico, senza tatuaggi e con la reputazione di avere un debole per gli hamburger. Dall'altra parte dell'Oceano è diventato una stella del calcio sudamericano, a suon di gol e di record. Senza più chili di troppo, ma con la pelle ormai ricoperta di scritte e immagini.