Il tecnico del Foggia Calcio Marco Marchionni ha parlato in conferenza telematica alla vigilia della partita di domani con la Turris (ore 20,30, Torre del Greco). Queste le sue dichiarazioni divise per argomenti principali.
IL MOMENTO, DOPO PARI CON VIBONESE – «Abbiamo fatto sicuramente meglio. Non prendere gol è importante per una squadra come la nostra in cui ci sono tanti giovani. Anche a Bari, eccetto il gol su punizione, non credo ci siano state tante azioni loro. Stiamo un po’ peccando nella fase offensiva, è vero, anche se con la Vibonese la squadra ha calciato in porta, ha creato situazioni. Mercoledì l’unica cosa che non è arrivata è il gol, che poi è la cosa più importante».
IL 3412 – «Lo abbiamo già provato in altre occasioni e con la Vibonese nel secondo tempo. Però la squadra ha giocato meglio la prima parte di gara rispetto alla seconda. Quando l’ho schierato pensavo potessimo avere un po’ più peso, creare di più, ma nel primo tempo siamo riusciti ad arrivare spesso sul fondo, nel secondo avevamo più peso ma abbiamo creato meno. Mettevamo palle lunghe su Simone (Dell’Agnello nda) ma non servono. Il 3412 è una soluzione ma la devo valutare di partita in partita. Non è detto che con tanti attaccanti si fa gol».
LA TURRIS – «Approccio fondamentale. Secondo me si sta ritrovando il Foggia. Nell’ultima partita ha dimostrato che è vivo, ci tiene e vuole ancora stupire. Se la squadra gioca sempre così il gol arriverà e questo momento ce lo metteremo alle spalle».
ARGOMENTO – «Sarà una partita da affrontare con la giusta determinazione perché loro vorranno sicuramente vincerla per mettersi in una posizione più tranquilla Noi abbiamo la possibilità di chiudere al 99% il discorso salvezza in caso di risultato positivo. Ma sappiamo che hanno giocatori bravi che possono determinare le partite. Dipende da noi, da come l’affronteremo. Hanno perso Pandolfi? Il gruppo è la loro arma migliore».
ARGOMENTO – «Se dovesse arrivare la salvezza sarebbe un peccato non puntare a qualcosa di più nonostante dobbiamo fare i complimenti ai ragazzi che per tre quarti di campionato sono stati nelle zone alte. Nuovo modulo a 4? Le certezze e la formazione la fa il campo».
MOTIVAZIONI E PRESSIONI – «Se questa squadra dovesse arrivare alla salvezza matematica si toglierebbe anche quello stress che ci ha fatto male. Ma siamo a Foggia e qui»
RICHIAMO DI PREPARAZIONE E CALO – «Il calo? Non me lo aspettavo, si abbiamo fatto un richiamo ma non me lo aspettavo. Le prestazioni? Quando abbiamo giocato con le squadra di pari livello non è mancata. Non abbiamo preso nessun tiro in porta dalla Vibonese e questi sono segnali importanti. La squadra quando gioca con quelle di media classifica gioca meglio perché non ha il timore di affrontare giocatori forti. Conquistando la salvezza i ragazzi si toglieranno anche i timori».
PINTUS E FUTURO – «L’ho conosciuta da poco. In questo momento mi dedico solo al campo. Non voglio distrazioni e devo raggiungere il primo obiettivo. Non voglio parole, voglio fatti. Però dipenderà tutto da quello che succederà. Mi ha fatto piacere conoscere la Pintus ma come quando c’era Felleca ho pensato a lavorare. Mi piacciono i fatti non le parole».
ROCCA E ESCLUSIONI CON LA VIBONESE – «Le scelte sono dettate dal campo. Se alcuni giocatori non hanno giocato è perché i loro compagni hanno dimostrato di meritarlo di più. Poi la prestazione c’è stata, anche se è mancato il gol che è la parte più importante. Michele (Rocca nda) è inutile rischiarlo. adesso stacca un po’, si ricarica e decideremo il lavoro da fare».
PLAYOFF SOGNO IRRAGGIUNGIBILE? – «Dipende da noi, da quello che riusciremo a fare. Adesso affronteremo squadre con cui possiamo giocarcela tranquillamente. Vedremo cosa riusciremo a fare».