La Celeste rompe un digiuno di vittorie di cinque gare e si assicura la qualificazione. Tutto facile contro i boliviani, liquidati da un’autorete di Lampe e un gol di Cavani. Roja stesa 2-0 dal Paraguay
Al terzo tentativo, Suarez e compagnia hanno finalmente centrato l’obiettivo: primo successo in Coppa America, che poi è anche il primo dallo scorso 13 novembre. Dopo aver raccolto appena un punto nelle prime due uscite del gruppo A, l’Uruguay si sblocca contro la Bolivia, affondata da una rete per tempo. Apre le danze una sfortunata carambola tra Quinteros e Lampe dopo 40’, chiude Cavani a 10’ dalla fine. Nandez e Vecino gli unici due “italiani” in campo dall’inizio, Bentancur dentro nell’ultima mezzora. Pessima figura del Cile, che cade con il Paraguay 2-0 senza mai tirare in porta.
A senso unico
—Tabarez fa molto di più che puntellare l’undici iniziale con qualche cambio. Il “Maestro” mette addirittura mano al dogmatico 4-4-2 per abbozzare un più aggressivo 3-4-1-2, con Vina terzo centrale assieme a Godin e Gimenez, e De Arrascaeta a ridosso dei due cecchini là davanti. Ancora panchina per Bentancur, a cui Tabarez preferisce ancora una volta De La Cruz, ma lo juventino entrerà nell’ultima mezzora mostrando buoni segnali di ripresa rispetto alle ultime pallide uscite. Complice l’inconsistenza della Bolivia, che nel primo tempo va al tiro solo una volta, il copione è un lungo monologo charrùa. Si gioca in pratica a una porta sola, eppure Lampe è costretto a un solo intervento impegnativo (su Cavani) per quasi mezz’ora. L’Uruguay ci riprova con Suarez con scarse velleità, fino al pasticcio che al 40’ porta le firme di Quinteros e Lampe: centro basso di De Arrasaceta dalla destra e fatale carambola tra il centrale e l’estremo difensore nel tentativo di anticipare l’accorrente Cavani. Lampe si riscatta subito dopo deviando un bolide su punizione di Suarez, ma al rientro in campo riprende il bombardamento con maggior insistenza. Suarez sfiora il “golazo” da 30 metri prima di impegnare Lampe con un potente sinistro ravvicinato, poi tocca anche a Bentancur (tiro deviato) e a uno scatenato Torres, da cui parte l’assist che consente al Matador di chiudere i giochi al 79’ e timbrare la qualificazione.
Cile a picco
—Da Brasilia arriva invece la sorpresa di giornata, ma lo scivolone cileno premia la superiorità mostrata dal Paraguay dall’inizio alla fine. A Lasarte serve a poco mandare in campo tutti i titolari, perché la Roja incappa in una serata da dimenticare sotto ogni punto di vista: niente gioco, zero occasioni e persino messa sotto da un’Albirroja che si limita al compitino, ma lo svolge in maniera egregia. La porta di Silva non corre mai alcun pericolo, mentre Bravo deve mantenere l’attenzione alta per tenere a galla i suoi. Un’attenzione che però non basta a impedire il vantaggio paraguaiano firmato da Samudio al 33’ su colpo di testa da calcio d’angolo. Non serve nemmeno al quarto d’ora della ripresa, quando Almiron si presenta dal dischetto (fallo da rigore di Medel su Gonzalez) per piazzare il colpo che lancia il Paraguay momentaneamente al secondo posto. I tre interventi decisivi di Bravo nella ripresa riescono a evitare la figuraccia al Cile, ma non il rischio di finire al quarto posto del gruppo e affrontare così il Brasile ai quarti. Le sfide dell’ultima giornata del gruppo A (Uruguay-Paraguay e Argentina-Bolivia) definiranno gli accoppiamenti finali, con l’Argentina al momento prima a quota 7 punti. Seguono Paraguay (6), Cile (5) e Uruguay (4). Già eliminata la Bolivia con zero punti.
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