Entusiasmo e voglia di riscatto nelle prime parole del neo acquisto del Psg, con una vena polemica nei confronti del proprio Paese

Dopo 16 anni e 671 presenze tra Liga e coppe europee Sergio Ramos ha concluso la sua avventura al Real Madrid. Nella giornata di oggi si è tenuta la presentazione ufficiale del difensore come nuovo giocatore del Paris Saint Germain. L’ex capitano delle merengues, arrivato a parametro zero dopo il mancato rinnovo coi blancos, ha firmato un contratto fino a giugno 2023. La volontà del club parigino, dopo una finale e una semifinale di Champions collezionate nelle ultime due stagioni, è chiara: consacrarsi definitivamente a livello europeo. L’arrivo di Hakimi, Wijnaldum, Donnarumma (manca solo l’ufficialità per l'mvp di Euro 2020) e di Ramos ora ne sono la lampante testimonianza.

PASSATO E FUTURO

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"Ho vissuto un’avventura meravigliosa a Madrid e porto con me tutta la bellezza dei momenti che ho trascorso lì. È stato triste lasciare una casa che ha saputo darmi così tanto" il primo pensiero del difensore alla stampa è naturalmente rivolto alla sua ex squadra, con la quale si è consacrato a livello mondiale. Una vita fra le fila dei blancos, del resto, non si dimenticano tanto facilmente, così come i 22 trofei conquistati in 16 stagioni. Ma lo sguardo, adesso, è rivolto al futuro e a mettersi subito al lavoro sotto la guida di Pochettino: "Ho preso la decisione di venire qui, in una squadra con un progetto che è una solida realtà. Amo le sfide e continuo a mantenere la stessa motivazione di sempre, per continuare a vincere. Lo stipendio non contava, la cosa più importante era la durata del contratto per avere una vera continuità sportiva. Poter lavorare per due anni in un club del genere rappresenta una vera opportunità. Vorrei quindi poter fare bene come a Madrid: non vengo per dimostrare di aver vinto 4 Champions, ma per vincerne altre". E a proposito del suo passato, alla domanda su un ipotetico gol contro la sua ex squadra risponde così: "Non festeggerei mai un gol contro il Real, è la mia famiglia e sarà sempre nel mio cuore. Meritano rispetto".

LA SPAGNA

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Riscatto è certamente il mantra del giocatore ora, specialmente a fronte della mancata convocazione con la Spagna per l’Europeo: "La Nazionale mi è certamente mancata. Mi sarebbe piaciuto stare al fianco dei miei compagni, continuerò a lavorare per farmi trovare pronto". E non manca il paragone fra la considerazione per i campioni in Spagna e all'estero: "Penso che abbiamo un problema come Paese, la storia non cambia. In Italia Bonucci e Chiellini sono dei veri e propri eroi: dovremmo cercare di fare in modo che la gente in Spagna ammiri i vincenti. L'ammirazione che abbiamo per chi gioca all'estero ci manca verso i nostri connazionali. È triste, ma è la realtà dei fatti. Non ho sofferto solo io di questa cosa, ma tanti altri".

MERCATO

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La rivalsa del giocatore passa anche dal mercato e dalle altre stelle in squadra, dai campioni che potrebbero andarsene a quelli che potrebbero approdare: "Mi piace giocare con i migliori al mondo e sicuramente Mbappè è uno di loro. Da giocatore del PSG, naturalmente, vorrei che restasse, ma si tratta di decisioni personale, sia se si decide di restare che di andarsene" e su Messi: "È uno dei calciatori migliori al mondo ma il suo eventuale arrivo qui non dipende da me. Potrei parlarvi di mille cose, ma la mia parola non è decisiva per il mercato del club".

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