In casa Barcellona torna nuovamente a tirare vento di burrasca. E ancora una volta al centro delle polemiche c’è Leo Messi. Stavolta l’argentino ha fatto scalpore per il suo sfogo al rientro dagli impegni con l’Argentina: “Sono stanco di essere sempre il problema di tutto al club”. Ma da cosa deriva questa reazione così dura? La Pulce non avrebbe gradito alcune frecciate dell’ex agente e dello zio di Antoine Griezmann, che negli ultimi giorni lo hanno accusato di condizionare fortemente lo spogliatoio dei blaugrana.
ACCUSE
La prima stoccata a Messi è arrivata dall’ex procuratore dell’attaccante francese Eric Olhats: “Antoine è arrivato in un club con seri problemi dove Messi controlla tutto. È sia imperatore che monarca e non ha visto l’arrivo di Antoine con occhi buoni. L’atteggiamento di Messi è stato deplorevole, glielo ha fatto sentire. Ho sempre sentito Antoine dire che non aveva problemi con Messi, ma mai il contrario. È il regime del terrore. O sei con lui o sei contro di lui”. Gli ha fatto coro lo zio di Griezmann, Emmanuel Lopes, che ha aumentato le voci di contrasti tra il nipote e lo stesso Messi: “Ci sono cose che ancora non si possono contare. Ma non si fa abbastanza lavoro. In generale, il Barcellona non funziona. Gli allenamenti sono fatti per piacere a certe persone. È evidente che non funziona. Invece, Antoine ha bisogno di lavorare e gli altri non hanno bisogno di fare molti sforzi per essere bravi «mentre» Antoine è il contrario, ha bisogno di molto impegno per essere bravo».