Sembrava poter essere uno primo volto nuovo della "ricostruzione" del Barcellona. Invece, per Emerson Royal, l'esperienza in blaugrana è finita decisamente molto prima del previsto. Arrivato in terra catalana a luglio - il giocatore era già di proprietà blaugrana dal 2019 -, l'esterno è stato presentato in grande stile salvo poi essere venduto al Tottenham dopo poco più di un mese. Parlando a Marca, il diretto interessato ha raccontato come ha vissuto queste settimane turbolente.

CACCIATO - "Onestamente pensavo che il club volesse tenermi, ho giocato domenica scorsa titolare e mi sono allenato tranquillamente. A un certo punto mi sono accorto che stavano succedendo tante cose, che il Tottenham parlava col Barcellona, che l'affare era quasi chiuso. Mi hanno chiamato in serata perché volevano parlarmi e lì ho realizzato che volevano vendermi", ha affermato Emerson Royal. "Mi hanno detto che la situazione del club non era buona e che dato il momento complicato era meglio per loro monetizzare con la mia cessione. Io ho detto ai dirigenti la mia, ovvero che volevo restare e aiutare il Barcellona. Ma ho capito che loro mi stavano dicendo di andare via". E ancora: "Se mi sono sentito usato? Non è la parola corretta. Devo dire che mi è dispiaciuto il modo in cui mi è stato comunicato: sicuramente potevano esserci modi migliori per sistemare le cose, mi hanno cacciato con belle parole".

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