Il tecnico olandese lascia il calcio con l'ultima occupazione da c.t. di Curacao. Con la Corea del Sud ci eliminò dal Mondiale 2014 (arbitro Moreno), ma nel 2006 lo eliminammo negli ottavi con l'Australia

Guus Hiddink ha annunciato il suo ritiro definitivo dalle scene calcistiche. Il tecnico 74enne ha spiegato alla TV olandese SBS 6: "Ultimamente, con la pandemia, non ho lavorato molto - ha spiegato l'allenatore olandese all'emittente tv SBS 6 -. Ho parlato con il presidente della Federazione di Curacao (di cui era ct, ndr) e abbiamo deciso di interrompere la nostra collaborazione. Ma ho intenzione di smettere del tutto. Non farò come Dick Advocaat (che ha smesso sei mesi prima di riprendere, ndr)".

Giramondo

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Semifinalista ai Mondiali '98 con l'Olanda e ai Mondiali 2002 con la Corea del Sud, Hiddink ha raggiunto anche la semifinale di Euro 2008 con la Russia. Vincitore della Coppa dei Campioni nel 1988 con il PSV Eindhoven, ha conquistato nella sua lunga e prestigiosa carriera anche una FA Cup con il Chelsea (2009) e una Coppa Intercontinentale con il Real Madrid (1998).

Dolce&amaro con l'Italia

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Il ricordo di Hiddink provoca un sorriso e anche una smorfia ai tifosi dell'Italia. Il sorriso è legato all'ottavo di finale del Mondiale 2006: vincemmo 1-0 in pieno recupero grazie a un rigore di Totti ottenuto da Grosso. La smorfia è più clamorosa invece: Mondiale 2014, eliminazione per 2-1 ai supplementari nella (tristemente) famosa partita contro la Corea del Sud arbitrata da Byron Moreno. Anche quello un ottavo di finale.

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