Dopo aver collezionato 75 partite ufficiali tra Liga, Copa del Rey, Supercoppa spagnola, Champions League, Europei e Olimpiadi, il centrocampista del Barcellona si è riposato... a modo suo

Dopo aver collezionato 75 partite ufficiali tra Liga, Copa del Rey, Supercoppa spagnola, Champions League, Europei e Olimpiadi, Pedri si è riposato... a modo suo. Ha trascorso due settimane alle Canarie... lavorando in attesa di rimettersi al lavoro. E prima di tornare in campo, come riportato dall'agenzia EFE, ha contribuito alla distribuzione di 80.000 chilogrammi di banane delle Canarie alla Spagna. Stare fermo, del resto, per sua stessa ammissione, lo annoia.

STAKANOVISTA - 80mila, come i chilometri percorsi da tutta la nazionale spagnola all'Europeo. Pedri, ovviamente, è il giocatore che ne ha percorsi di più. E prima di tornare a indossare la tuta del Barcellona ha optato per quella da operaio e contribuito alla distribuzione dei primi 20.000 chilogrammi di banane da destinare proprio a Barcellona. "Per me è un orgoglio contribuire ad aiutare le persone più bisognose e farlo a braccetto con un prodotto della mia terra, che è ciò che amo di più, mi rende molto felice". Sicuramente avrà anche acquistato qualche cassa per uso personale. La banana, frutto che ha tantissimo potassio, è molto presente nella dieta dei calciatori: "dà molta energia per affrontare gli allenamenti e correre sul campo”

RIPRENDERE - Dalle Canarie al Camp Nou il passo sarà breve. Pedri non ne poteva più di riposare: "Sono andato in vacanza solo perché staccare è fondamentale per aiutare il fisico a riprendersi, ma la verità è che dopo tre o quattro giorni mi torna la voglia di rimettermi in moto. Ho un grande desiderio di tornare in campo, per godermi ciò che amo di più. Giocare a calcio. Ho la stessa voglia di ricominciare dell'anno scorso, forse anche di più. Voglio crescere e migliorare".

PROSPETTIVE - Tempo e modo ne avrà. Anche questa stagione sarà densa di impegni. Si ricomincia con il tour de force fra Liga e Champions, quindi la Nations League e una qualificazione da inseguire. E poi i mondiali con il rischio di dover attraversare le forche caudine dei play off. "Sapevamo che non sarebbe stato facile e lo stiamo vedendo. Non esistono più squadre facili da superare ma penso che la nostra rosa sia sufficientemente competitiva per centrare la qualificazione".

Adblock test (Why?)