L'addio clamoroso di Messi è solo una parte dei problemi che attanagliano il Barcellona. A partire dall'allenatore, che non sembra avere la fiducia della dirigenza e dei calciatori, ma che...non può essere esonerato!
Non sarà finita con un clamoroso 2-8 come quella di due stagioni fa, ma la partita di Champions League tra Barcellona e Bayern Monaco rischia di essere altrettanto devastante per i blaugrana. Nella prima in Europa, la squadra di Koeman è totalmente in balia di quella di Nagelsmann, che torna dal Camp Nou con tre gol, tre punti e con un Neuer abbastanza annoiato, visto che i padroni di casa non hanno fatto neanche un tiro in porta. Una prestazione che però in Catalogna quasi...si aspettavano. Non ci vuole molto per capire che al momento la situazione da quelle parti è tesissima e che l'addio clamoroso di Messi è solo una parte dei problemi che attanagliano il Barcellona. A partire dall'allenatore.
FIDUCIA - Koeman è stato in predicato di diventare il tecnico blaugrana per anni, ma evidentemente è arrivato nel momento peggiore. E visti i risultati, come spiegano nella celebre trasmissione El Larguero, dovrebbe essere esonerato. Peccato che...Laporta non possa farlo per questioni economiche. E che quindi, spiegano in Spagna, il tentativo da parte del numero uno del Barça è quello di spingere l'allenatore alle dimissioni... "A parte la qualità calcistica, viene a galla tutto quello che è successo nelle ultime settimane. Un messaggio qui, una notizia filtrata alla stampa lì, un tweet... Tutto questo, signor Laporta, non aiuta per niente il Barcellona. Capisco che debba essere durissimo avere un allenatore in cui non si crede ma che non si può esonerare perchè mancano i soldi".
CADAVERE - Un bel problema, che si ripercuote anche sulla squadra: difficile fare bene sapendo che il tecnico non ha futuro. "Laporta dovrebbe essere sincero, perchè sta giocando a vedere se Koeman prima o poi deciderà di andarsene per non pagargli la buonuscita. E credo che questo non sia onesto da parte sua. Se non ti piace questo allenatore, lo cacci. E questo sembra avere anche un certo influsso su quello che succede in campo. I calciatori lo sanno che in panchina c'è un cadavere sportivo. E il primo che in Koeman non ci crede è proprio il presidente. Quello tra l'olandese e Laporta non è un divorzio, ma un matrimonio di convenienza". A chi convenga però, visti i risultati, non è che si capisca molto...
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