Sul settimanale della Gazzetta anche le parole di Silvestri, il portiere del Verona che ha stregato Ibra, le nuove strategie degli allenatori, la presentazione del libro postumo ideato da Kobe Bryant e destinato ai bambini
Sessant’anni e sentirli tutti, riuscendo comunque a sopravvivere a essi e a se stesso. Diego Armando Maradona è da poco riemerso dall’ennesimo ricovero, stavolta per un intervento al cervello per rimuovere un edema che aveva fatto temere per la sua vita. Dentro e fuori gli ospedali, il Pibe, conseguenza di una vita di eccessi, purtroppo non soltanto sul campo. Di lui parliamo sul numero di Sportweek in edicola domani, allegato come sempre alla Gazzetta dello Sport al prezzo complessivo di 2 euro.
Il genio e gli avversari
—A Maradona dedichiamo il servizio di copertina, a firma Marco Bucciantini, che ne illustra il genio, individuale e solitario, contrapponendolo al calcio istintivo e naturale, certamente più atletico, di Ruud Gullit, il suo contraltare, e non solo per lo stesso numero di maglia - il “10” – in rossonero. Perché domani si gioca Napoli-Milan, tornata ad essere una sfida di vertice come sul finire degli Anni 80 e nei primi del Novanta, quando appunto a fronteggiarsi erano due fuoriclasse come Maradona e Gullit, agli opposti per fisico e interpretazione del gioco. Delle partite di quegli anni ci racconta Andrea Schianchi, in una sorta di amarcord venato di nostalgia, e di Maradona, ancora, ci parlano due che lo hanno conosciuto bene, o per essergli stato vicino – Ciro Ferrara, per 7 anni suo compagno nel Napoli – o per averlo affrontato: Arrigo Sacchi, allenatore di quel Milan che opponeva il collettivo, la squadra, alla tecnica di un uomo solo. Diego, appunto.
Contro Ibra
—A proposito di Milan: il portiere del Verona, Marco Silvestri, ripercorre, in maniera divertita e rispettosa, i momenti che hanno preceduto il rigore sbagliato da Ibra contro di lui, nell’ultimo turno di campionato. Le parole, gli sguardi, la sottile provocazione che hanno indotto il centravanti milanista all’errore. E scoprirete come Silvestri non sia nuovo a “imprese” del genere: in tanti hanno fallito il tiro dal dischetto contro di lui.
Dalla panchina
—Ancora, un interessante approfondimento sulla tendenza sempre più spiccata, e sempre più evidente grazie al silenzio che regna oggi negli stadi, da parte degli allenatori di “guidare” ogni movimento e giocata dei loro uomini in campo, come davanti alla playstation; un reportage da San Marino, la cui nazionale è ultima nel ranking ed è appena riuscita, prima volta nella sua storia, a centrare due risultati utili (due pareggi) di fila. Abbiamo raccolto le storie di alcuni dei giocatori, tutto o quasi rigorosamente dilettanti, che si sono trovati davanti Lukaku e Ibrahimovic, Hazard e Kroos… A chiudere, la presentazione del libro postumo, appena uscito in Italia, ideato da Kobe Bryant, scritto da Wesley King e destinato ai bambini. Si intitola Coach Wizenard – Magic Basket Camp, ed è l’omaggio di un grande campione allo sport che ha tanto amato. Un amore che con questo libro cerca di trasmettere alle nuove generazioni.
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