Ennesimo record raggiunto per Cristiano Ronaldo, che nel match contro gli spagnoli scavalcherà Iker Casillas in gettoni collezionati nell'Europa dei grandi

Cristiano Ronaldo è ufficialmente il calciatore con più presenze nella storia della Champions League, da solo. La precisazione è fondamentale perché, fino alla vigilia di Manchester United-Villarreal, il portoghese condivideva il primato con il suo ex compagno di squadra al Real Madrid, Iker Casillas. Ora non c'è più nessuno al suo livello e quel 182 è la nuova cifra da battere. Almeno fino alla prossima presenza di CR7.

TESTA A TESTA

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Che Ole Gunnar Solskjaer scegliesse di lanciare Ronaldo dal primo minuto era una scelta scontata, lineare e quasi ovvia soprattutto dopo il suo impatto da quattro gol nelle prime quattro uscite e il rigore sbagliato da Bruno Fernandes nel finale dell’ultimo turno di Premier League, nel ko interno contro l'Aston Villa. Come a testimonianza del fatto che se c'è Cristiano in campo, conviene affidarsi a lui. La Champions League, poi, è casa sua e fino a ieri era impressionante l'equilibrio di presenze tra lui e Casillas: 181 ciascuno di cui 177 dalla fase a gironi in poi e quattro nei preliminari, per entrambi. Ben 53 di queste partite, dal 2009 al 2015, i due fenomeni le hanno giocate insieme, vincendone 36 e perdendone soltanto 7.

LA CLASSIFICA

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Con questa presenza, CR7 dà il via a una fuga che durerà a lungo, considerando che Xavi Hernandez campeggia al terzo gradino del podio con 157 "caps" e che ogni anno si possono accumulare non più di 13 partite, qualificazioni escluse. Tra i calciatori in attività, il rivale di sempre Lionel Messi ha appena eguagliato Ryan Giggs al quarto posto con 151 partite, anche se il gallese ha il dato gonfiato da 10 incontri preliminari mentre la Pulce in quella voce è a zero. Dietro di lui Karim Benzema è appena salito a 132, mentre l'infortunio sta impedendo a Sergio Ramos di incrementare i suoi 129.

E gli italiani? Paolo Maldini è settimo in classifica generale con 139 match (7 in più di Gianluigi Buffon), mentre nessuno di quelli in attività figura tra i primi 50. Si può citare però l'unico della Serie A, Zlatan Ibrahimovic, 17esimo in graduatoria con 123 gare all’attivo e raggiunto in questo turno infrasettimanale da Manuel Neuer e Gerard Piqué.

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Cristiano Ronaldo è ufficialmente il calciatore con più presenze nella storia della Champions League, da solo. La precisazione è fondamentale perché, fino alla vigilia di Manchester United-Villarreal, il portoghese condivideva il primato con il suo ex compagno di squadra al Real Madrid, Iker Casillas. Ora non c'è più nessuno al suo livello e quel 182 è la nuova cifra da battere. Almeno fino alla prossima presenza di CR7.

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Che Ole Gunnar Solskjaer scegliesse di lanciare Ronaldo dal primo minuto era una scelta scontata, lineare e quasi ovvia soprattutto dopo il suo impatto da quattro gol nelle prime quattro uscite e il rigore sbagliato da Bruno Fernandes nel finale dell’ultimo turno di Premier League, nel ko interno contro l'Aston Villa. Come a testimonianza del fatto che se c'è Cristiano in campo, conviene affidarsi a lui. La Champions League, poi, è casa sua e fino a ieri era impressionante l'equilibrio di presenze tra lui e Casillas: 181 ciascuno di cui 177 dalla fase a gironi in poi e quattro nei preliminari, per entrambi. Ben 53 di queste partite, dal 2009 al 2015, i due fenomeni le hanno giocate insieme, vincendone 36 e perdendone soltanto 7.

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Con questa presenza, CR7 dà il via a una fuga che durerà a lungo, considerando che Xavi Hernandez campeggia al terzo gradino del podio con 157 "caps" e che ogni anno si possono accumulare non più di 13 partite, qualificazioni escluse. Tra i calciatori in attività, il rivale di sempre Lionel Messi ha appena eguagliato Ryan Giggs al quarto posto con 151 partite, anche se il gallese ha il dato gonfiato da 10 incontri preliminari mentre la Pulce in quella voce è a zero. Dietro di lui Karim Benzema è appena salito a 132, mentre l'infortunio sta impedendo a Sergio Ramos di incrementare i suoi 129.

E gli italiani? Paolo Maldini è settimo in classifica generale con 139 match (7 in più di Gianluigi Buffon), mentre nessuno di quelli in attività figura tra i primi 50. Si può citare però l'unico della Serie A, Zlatan Ibrahimovic, 17esimo in graduatoria con 123 gare all’attivo e raggiunto in questo turno infrasettimanale da Manuel Neuer e Gerard Piqué.

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