Atletico – Barcellona una sfida che Ujfalusi ricorda molto bene. L’ex difensore della Fiorentina ha ripercorso, come riportato dal Mundo Deportivo, quanto sia stato difficile convivere con l’incubo di aver procurato un grave infortunio a Messi.

PAURA – Ujfalusi è stato protagonista involontario della sfida giocata nel 2010, caratterizzata da una “carezza” troppo affettuosa sulla caviglia dell’argentino. Seguita da momenti di puro terrore e pesantissime critiche. “Ero molto dispiaciuto. Quando ho visto la caviglia di Messi è stato orribile. Ero sicuro di andare a prendere il pallone, ma ho centrato anche lui. Mi sono rasserenato solo dopo aver saputo che l’infortunio non era grave”. Un sollievo anche per la carriera di entrambi considerando che il difensore fu accusato di messicidio. “Se il mio intervento lo avesse lasciato fuori dal campo per sei o otto mesi, mi sarebbe toccato emigrare. Sarei finito a giocare a Bali, in Indonesia”.

IMPATTO – Ujfalusi ammette le sue colpe, ma precisa anche come tutto sia stato amplificato dalla sua… vittima. “Alla fine della partita ho chiesto ad Aguero di inviare a Leo un messaggio di scuse. Volevo sincerarmi stesse bene. Dopo qualche giorno mi ha riposto, scrivendomi di non preoccuparmi. Sarebbe rientrato in poche settimane. A quel punto mi sono definitivamente tranquillizzato. Non avrei mai voluto fargli del male. Comunque credo che se in questa vicenda non fosse stato coinvolto Messi, ma un giocatore più “normale”, sarebbe stato tutto diverso. Il mio intervento non avrebbe avuto un tale impatto mediatico”.

GRIEZMANN – Spazio anche per l’attualità. L’ex calciatore ha parlato anche del passaggio di Griezmann al Barcellona. “Il ragazzo non merita di essere considerato un traditore, aveva già fatto tanto per l’Atletico. E comunque il passaggio al Barça non è sempre facile. Arda Turan è andato al Barcellona, è sparito. Credo che Antoine non troverà lo stesso spazio e la considerazione che aveva all’Atletico. Forse sarebbe stato più opportuno restare a Madrid”.

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