I blaugrana tornano al successo grazie ai sigilli dei suoi due attaccanti, che ribaltano l'iniziale vantaggio ospite di Gayà. Chiude i conti Coutinho. Koeman respira e si gode anche il rientro di Aguero
Tre punti nel segno di Ansu Fati e Koeman può finalmente trascorrere una serata tranquilla. Per una sera il baby canterano non fa rimpiangere Leo Messi, dimostrando perché quel "10" blaugrana che pesa come un macigno sia finito proprio sulle spalle: un gol e un rigore procurato sono la sua firma sul successo catalano, giunto dopo l'iniziale vantaggio ospite firmato da Gayà nei primi minuti di gioco. I blaugrana, che chiudono poi sul 3-1 anche con un pizzico di buona sorte (si veda il palo di Soler sul momentaneo 2-1 catalano) ripartono dopo due pesanti k.o. con Benfica e Atletico Madrid, portandosi a cinque lunghezze dalla capolista Real Sociedad (che ha però una partita in più) e a due punti dall'accoppiata Real-Atletico. Vittoria pesante anche per il Siviglia, che regola il Celta a domicilio grazie a un lampo di Mir al 54'. Andalusi adesso secondi a pari punti con Real, Atletico e Osasuna.
FATTORE FATI
—Koeman deve ancora fare i conti con assenze importanti (su tutti Dembélé e Pedri), in compenso ritrova un Aguero finalmente pronto al debutto e punta su un fluido 4-3-3 d'assalto con Dest sul vertice alto a destra, Ansu Fati sul lato opposto e Depay al centro. L'inizio non è affatto semplice, perché i catalani si fanno sorprendere dall'aggressività degli avversari e soprattutto perché dopo appena 5' Gayà estrae dal cilindro un micidiale sinistro da oltre 20 metri che s'infila nell'angolino alla destra di Ter Stegen. Un avvio da incubo che però i blaugrana riescono a riscattare nella successiva mezz'ora grazie al piglio di Ansu Fati e all'intesa tra il canterano e Depay. De Jong sale in cattedra garantendo superiorità in mezzo al campo, Ansu Fati invece attacca ogni spazio senza dare punti di riferimento e al 13', dopo una bella sponda con l'olandese, ecco il gol che ristabilisce la parità: movimento ad accentrarsi (simile a quello a cui aveva abituato un certo Messi) e preciso destro nell'angolino più lontano.
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BRIVIDI
—Il Valencia ha il merito di rispondere colpo su colpo, con Guedes che fa capire di essere particolarmente in palla impegnando Ter Stegen in tre circostanze. Ma il Barça ha Ansu Fati, dettaglio che fa ancora la differenza al 39': il canterano questa volta prende il tempo a Gayà su cross basso di Alba e si procura il rigore che trasforma Depay portando avanti i suoi. Peccato solo che la benzina di Fati si esaurisca dopo quasi un'ora di gioco, proprio nel momento di maggior pressione di un Valencia mai rassegnato. E' il momento in cui i catalani iniziano a tirare i remi in barca, anche perché gli ospiti spingono con efficacia facendo venire i brividi al Camp Nou: prima con un destro dal limite di Soler che si stampa sul palo per poi attraversare l'intero specchio della porta, quindi con una sassata di Guedes su cui Ter Stegen risponde di puro istinto, con una mossa in perfetto stile palla a mano. Attimi di pura sofferenza che però vengono scacciati all'85' dal nuovo entrato Coutinho, lesto a sfruttare una dormita della difesa ospite per mettere in cassaforte il risultato. La rete del brasiliano, che torna al gol dopo 11 mesi, consente a Koeman di spendere l'ultimo cambio in tranquillità per regalare i primi minuti stagionali ad Aguero, accolto tra gli applausi.
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