Contro il Rayo Vallecano finisce 2-1: reti di Kroos e Benzema. Il tecnico italiano raggiunge il successo numero 100 con i Blancos
Serata coi fiocchi per il Real Madrid, che in un colpo solo centra vittoria e primato solitario in classifica. Partita a due volti contro un Rayo che si è guadagnato l'etichetta di sorpresa grazie alla presenza fissa nei piani alti della Liga e che stasera ha sfiorato la clamorosa rimonta al fotofinish. Ma la truppa di Ancelotti stringe i denti e con un pizzico di fortuna porta a casa i tre punti grazie a Kroos e Benzema. Il 2-1 del Bernabeu consente ai Blancos di volare a quota 27 punti, sorpassando la Real Sociedad (che vanta anche una partita in più). I madrileni possono essere raggiunti solo dal Siviglia, in campo domani, mentre il Barça scivola a -10.
Superiorità blanca
—Ancelotti deve fare a meno di Modric e decide ancora una volta di lasciare in panchina un Hazard ormai sempre più abbattuto. D'altra parte, la formula Benzema-Vinicus funziona meraviglia e persino Asensio riesce a dare un contributo maggiore del belga. La prova arriva dopo appena un quarto d'ora, quando il maiorchino libera al tiro Kroos con un perfetto scarico arretrato che il tedesco spedisce sotto il sette con un colpo da biliardo di prima intenzione. Il vantaggio madrileno è la diretta conseguenza di un avvio deciso e a ritmi sostenuti, tanto che i Blancos passano già al 4' con Vinicius, ma è tutto annullato per fuorigioco. Nonostante l'iniziale assenza di Falcao, il Rayo decide di giocarsela a viso aperto e riesce ad andare al tiro un paio di volte. Ma a caro prezzo: il baricentro della squadra di Iraola è troppa alto, ogni accelerazione merengue rischia di ferire come una coltellata e ci vuole un gran Dimitrevski per limitare i danni nella prima mezzora.
Finale thriller
—Il portiere macedone diventa rapidamente protagonista della serata con due interventi al limite del prodigioso, uno anche su un goffo tentativo di autorete di Catena, ma si deve nuovamente arrendere al 38': preciso centro di Alaba che taglia fuori tutta la difesa e Benzema deve solo appoggiare in porta per il raddoppio. Nella difesa ospite si aprono autentiche voragini in cui i velocisti di Ancelotti affondano a piacimento, ma i Blancos sprecano anche l'impossibile. Prima Vinicius, con una travolgente azione solitaria vanificata da un salvataggio sulla linea, poi Asensio, che al 52' si fa ipnotizzare a tu per tu con il portiere avversario. A forza di perdonare, dopo un clamoroso destro di Benzema a un centimetro dal sette, il Real Madrid finisce per scottarsi. Il merito è del "Tigre" Falcao, che, dopo un palo pieno di Bebé, crea lo scompiglio nel giro di 10': ingresso in campo, zampata d'autore ad accorciare le distanze e sostituzione all'80' a causa di una noia muscolare. Ma il finale è tutto in apnea, perché gli ospiti attaccano con coraggio e in pieno recupero sfiorano il pareggio in una furibonda mischia davanti alla linea di porta.
Il traguardo
—I Blancos rischiano il pasticcio nel finale, ma alla fine Ancelotti porta a casa una vittoria meritata e dal sapore particolare. Sì perché per il tecnico emiliano è il centesimo successo sulla panchina merengue, traguardo tagliato in precedenza da altri sette tecnici. Ancelotti è però il secondo ad aver fatto cifra tonda nel minor numero di partite, subito dietro a Mourinho (133 partite contro 135). Nel mirino c'è adesso Luis Molowny con 107 successi, poi Beenhaker (121), Mou (128), Del Bosque (133), Zidane (174) e l'irraggiungibile Miguel Muñoz con 357 vittorie.
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