LE POLEMICHE - Una situazione spinosa, difficile da gestire. In Francia si lamentano perché sembra che Leo giochi anche se acciaccato con la Nazionale, mentre con il Psg si dosa, appena sente un fastidio si tira indietro. "Che senso ha lasciar partire un giocatore infortunato o in fase di riabilitazione? Non siamo d'accordo - ancora Leonardo a Le Parisien -, queste situazioni devono essere definite da una normativa Fifa". Messi, così come Paredes, infortunati col club si sono fatti un viaggio transoceanico di 13 ore per arrivare in Argentina. Secondo Leonardo, solo per farsi controllare dai medici dell'Albiceleste che, constatati gli infortuni, li rispediranno a Parigi.
'BUONE SENSAZIONI' - Ecco, qui nasce un altro problema. Dall'Argentina, infatti, le prime indicazioni dal ritiro di Ezeiza, dove Leo è arrivato lunedì, parlano di "buone sensazioni" sulle sue condizioni. Messi si allena con Paredes, il c.t. Scaloni vuole dosare i suoi sforzi ma lui spinge per fare di più. Come è possibile, se solo il 29 ottobre dopo l'intervallo della sfida con il Lille non è più rientrato in campo e ha saltato le ultime due partite tra Champions e campionato?
IN CAMPO CON URUGUAY - Messi si trascina dal 2 settembre (contro il Venezuela) un fastidio al tendine del ginocchio. Da allora con la Nazionale ha comunque giocato ogni partita, Pochettino invece lo ha avuto a disposizione in 8 delle 16 partite possibili. Qualche giorno fa, prima di rispondere alla chiamata di Scaloni, è volato a Madrid per un consulto. Ora Leonardo e il Psg si aspettano di rivederlo tornare a Parigi a curarsi, in Argentina parlano di buone sensazioni dopo il primo allenamento. E sono pronti a metterlo in campo per le partite con Uruguay (venerdì) e Brasile.