
Al Manchester United, nonostante il gravissimo infortunio, Ibrahimovic ha lasciato ottimi ricordi, sia tra i tifosi che tra i compagni di squadra. A confermarlo ci sono le parole di Luke Shaw…
Avere Zlatan Ibrahimovic in squadra? Di certo, un qualcosa che sprona a dare il massimo. Del resto lo svedese ha sempre giocato in team attrezzati per vincere e quando così non è stato ha comunque provato a fare la differenza. Al Manchester United, nonostante l'unico gravissimo infortunio della sua carriera (da cui si è comunque ripreso benissimo), Zlatan ha lasciato ottimi ricordi, sia tra i tifosi che tra i compagni di squadra. A confermarlo ci sono le parole di Luke Shaw. Il terzino inglese ha spiegato, durante una trasmissione su Twitch, cosa significhi condividere lo spogliatoio con il Colosso di Malmö. Nel bene...e nel male.
MORTO - “Credo che Ibra sia un vincente nato. Anche durante le partite di allenamento, se lui era in squadra con te e non vinceva eri morto. Non potevi smettere di concentrarti un attimo. Potete chiedere a qualsiasi altro giocatore di quello United, vi confermerà che era così. Ma tutti quanti gli volevano molto bene ed il suo gravissimo infortunio è stato uno shock enorme". In effetti tutta la squadra si è stretta attorno allo svedese dopo che la rottura dei legamenti del ginocchio gli ha impedito di giocare il finale della stagione 2016/17. Anche se alla fine Ibra, tanto per non smentirsi, ha festeggiato l'Europa League correndo in campo con le stampelle.
UN PAZZO - Un calciatore, lo svedese, di quelli che dentro uno spogliatoio servono sempre. Capace di sdrammatizzare, di divertirsi, ma di cambiare improvvisamente volto quando le cose si fanno serie. "Faceva battute di continuo, ma ti accorgevi quando era il momento di fare sul serio". Dunque, un plusvalore enorme per una rosa, anche visto il valore tecnico del calciatore. "Era un pazzo, ma era esattamente ciò che ci serviva nello spogliatoio". Esattamente quello che ogni compagno di squadra, attuale o passato, pensa di lui. Il che qualcosa vorrà anche dire...
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