I Colchoneros si portano a due punti dalla vetta: l’1-0 lo firma Felipe all’88’. Mercoledì al Wanda Metropolitano arrivano i rossoneri
Tre punti sofferti fino alla fine in perfetto stile colchonero. La banda del Cholo deve sudare sette camicie, ma alla fine riesce a piegare 1-0 la resistenza di un solido Osasuna. Un’autentica boccata d’ossigeno per i madrileni, che riprendono a correre dopo il rocambolesco passo falso a Valencia prima della sosta. La distanza dalla vetta della Liga è adesso di due lunghezze, una dal Real Madrid (che però ha una partita in meno). La nota più positiva per Simeone è la difesa finalmente imbattuta dopo le sette reti incassate nelle precedenti quattro giornate. Adesso testa rivolta alla Champions e al Milan, atteso mercoledì a Madrid.
trappola per il cholo
—Quella con l’Osasuna è una sfida sulla carta particolarmente insidiosa per la banda di Simeone per una serie di motivi: per i recenti risultati poco felici dei Colchoneros (una sola vittoria nelle ultime quattro giornate), per i sei punti già sfumati tra le mura amiche (con Villarreal, Athletic e Real Sociedad), e perché al tempo stesso l’Osasuna è una delle squadre dal miglior rendimento in trasferta. Se a queste premesse si aggiungono le condizioni precarie dei sudamericani al rientro dalle rispettive nazionali, ecco che si comprende la serata di sofferenza che attraversano i Colchoneros.
lampo finale
—Con il cruciale impegno di Champions all’orizzonte contro il Milan, Simeone evita di rischiare dall’inizio Suarez, De Paul e Gimenez, che si aggiungono così agli indisponibili Joao Felix, Trippier e Saponjic (questi ultimi tre out anche contro mercoledì contro i rossoneri). Il primo tempo si regge su un totale equilibrio, anche a livello di conclusioni, sebbene la migliore sia per gli ospiti (violento tiro dalla distanza di Torrò respinto da Oblak). L’Atletico esce però alla distanza grazie alla combinazione di tre fattori: maggior fluidità di manovra, ritmi decisamente più sostenuti e, a metà ripresa, l’ingresso di De Paul e del Pistolero. Alla lunga agli ospiti non basta fare densità al limite della propria area, perché la crescente intensità dei Colchoneros viene premiata a una manciata di minuti dalla fine. Decisivo un calcio d’angolo concesso dopo l’ennesimo cross della serata, a testimonianza di quanto l’Atletico abbia insistito sulle corsie laterali (indicazione senz’altro utile per il Milan): preciso centro di Carrasco, stacco di Felipe e palla sul palo più lontano che scatena l’esultanza del Wanda Metropolitano. Al fischio finale esplode anche quella del Cholo, che torna a far sentire il fiato sul collo al terzetto di testa.
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