Roman Abramovich ha ottenuto il passaporto portoghese ed è diventato il cittadino lusitano più ricco del mondo. Ma cosa c’entra lui con Lisbona e Oporto? È una storia abbastanza…antica. Anzi, di oltre 500 anni fa!

Roman Abramovich…cittadino del mondo. Da quando i rapporti tra Regno Unito e Russia si sono fatti problematici, non permettendo al proprietario del Chelsea di rinnovare il suo visto, il numero uno di Stamford Bridge le sta provando davvero tutte per avere qualche cittadinanza che non gli crei problemi dalla parte di Londra. E dire che la situazione diplomatica si è risolta quando Abramovich ha ottenuto il passaporto israeliano qualche tempo fa. Ma siccome è sempre meglio essere preparati, il russo ha deciso di fare il bis e di diventare anche…portoghese. Anzi, per la precisione il portoghese più ricco del mondo. Ma cosa c’entra lui con Lisbona e Oporto? È una storia abbastanza…antica.

1496 - Ed è storia nel vero senso della parola, come spiega la testata portoghese Publico. Che racconta che Abramovich è cittadino lusitano ormai da aprile, dopo aver sfruttato una legge che deriva direttamente da un evento di oltre 500 anni fa. Nel 1496 il re di Portogallo Manuel I, seguendo l’esempio dei Re Cattolici di Castiglia e Aragona, decide di bandire gli ebrei dal suo regno, allontanando la comunità sefardita che si era insediata nella penisola iberica da parecchi secoli. Un atto di intolleranza per cui entrambi i governi hanno fatto ammenda, promulgando negli ultimi anni leggi che permettono ai discendenti delle popolazioni scacciate di prendere la cittadinanza. E proprio sfruttando la Lei de Nacionalidade, Abramovich ha preso il passaporto portoghese.

INDAGINI - Certo, c’è voluta una procedura lunga e complicata, perché come si fa a capire se il proprietario del Chelsea è effettivamente un discendente degli ebrei scacciati? Beh, esiste un consiglio apposito ad Amburgo, che al termine delle indagini ha stabilito che Abramovich, che negli anni si è sempre prodigato nelle donazioni alle comunità sefardite (non ultima quella di Oporto) aveva tutto il diritto di fare la richiesta. E quindi, considerando che un passaporto in più (tra l’altro di uno stato della Comunità Europea e che ha un regime di tassazione abbastanza leggero) fa sempre comodo, il numero uno dei Blues è diventato…O Rei di Stamford Bridge. E chissà che non gli venga in mente di fare una chiamata al suo…nuovo connazionale CR7!

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