Il Tottenham vince 1-0 sul campo del Watford grazie a un'incornata di Sanhez. Dominio Spurs ma senza grandi occasioni
Il Tottenham viola Vicarage Road, ma deve attendere il sesto minuto di recupero e l’incornata vincente di Sanchez sul centro di Son per domare il Watford. Al termine di una partita sospesa all’85’ per circa cinque minuti per soccorrere uno spettatore, gli Spurs volano a due punti dal quarto posto mentre i padroni di casa rimangono a più due sulla zona caldissima.
PANCHINE ITALIANE
—L’incrocio tra i due allenatori italiani è in realtà un monologo del Tottenham, soprattutto nel primo tempo. Ranieri ha gli uomini contati ed è costretto a chiudersi per provare a evitare la sesta sconfitta consecutiva. Kucka e Sema danno una mano sulle due corsie e gli Hornets, quando non sono in possesso palla, formano una linea Maginot a sei. Il Tottenham fatica a trovare spazi in area di rigore e si limita a conclusioni dal limite. Bachmann si fa trovare pronto sui tentativi di Reguilón e Kane, mentre lo stesso capitano della nazionale inglese e Højbierg non sono precisi in un altro paio di occasioni. Emerson Royal e Reguilón macinano chilometri sulle fasce, ma i loro cross difettano di precisione.
CONTE E IL MERCATO
—Nel secondo tempo l’ingresso di João Paulo per il deludente Dennis rivitalizza sia il Watford sia il compagno di reparto King che impegna Lloris da fuori area. La rapidità del brasiliano preoccupa i difensori del Tottenham e il portiere francese è prontissimo a uscire e ad anticiparlo a dieci minuti dal termine. Gli Spurs continuano a spingere, ma Højbjerg trova solo l’esterno della rete, la deviazione di tacco di Son è fuori misura e Bachmann è attento sulla botta di Kane. L’occasionissima cade sul piede di Son, ma il tocco in acrobazia del coreano è sventato dall’estremo difensore austriaco dei padroni di casa. Conte varia lo schema, passa al 4-2-3-1 con Moura (e poi Gil), il neo-entrato Lo Celso e Son alle spalle di Kane, ma è un difensore a regalargli i tre punti. Alla vigilia di questa sfida Conte aveva detto che al Tottenham servirà più di una finestra di mercato per colmare il divario con le top four. Nonostante il risultato, il gioco mostrato dai londinesi sembra dargli ragione.
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