Reds avanti 2-0 con Mané e Salah, ma già prima dell'intervallo Kovacic e Pulisic pareggiano. Poi un'entusiasmante altalena di attacchi ma alla fine c'è solo un punto a testa
Al termine di una delle partite più belle della Premier edizione 2021-22, Chelsea e Liverpool fanno un favore al Manchester City. Lo scoppiettante 2-2, dopo la fuga degli ospiti e il “comeback” dei Blues, permette alla squadra di Guardiola di mantenere in doppia cifra (10 punti sul Chelsea e 11 sul Liverpool, che però ha una partita da recuperare) il distacco sulle due inseguitrici. Non si può, però, certo incolpare le due contendenti di non aver provato a imporsi.
Assenze di peso
—Gli assenti fioccano da una parte e dall’altra. Tuchel esclude Lukaku per l’intervista italiana non autorizzata e si affida a Havertz come vertice alto della linea offensiva. Ai Blues mancano anche le prime scelte sulle corsie – James e Chilwell – oltre al centrale Christensen. Il tecnico dei padroni di casa preferisce rinunciare anche a Jorginho. Tra i Reds il covid ha fatto danni: oltre a Klopp sono positivi Matip, Adrian e Firmino. Robertson, squalificato, è rimpiazzato da Tsimikas, mentre l’infortunato Thiago è rilevato in mezzo al campo da Milner.
Reds, gemelli africani a segno
—Il Chelsea inizia a ritmi forsennati. Kanté e Kovačić s’impossessano del centrocampo, il pressing è asfissiante. Alexander-Arnold è costretto all’errore, rinvia su Havertz, la palla schizza a Pulisic, ma Kelleher anticipa l’americano. La partita è forse l’ultima occasione per provare a riavvicinarsi ai fuggitivi del City. I padroni di casa si scoprono però fin troppo e pagano dazio. Sulla ripartenza dei Reds l’intervento di testa di Chalobah sul lancio di Jota è un obbrobrio. Mané, ammonito dopo appena un minuto per una gomitata su Azpilicueta, era a secco dal 20 di novembre ma in questa occasione non tradisce. Il senegalese scarta Mendy e spinge in rete il pallone dell’uno a zero. Il suo gemello Mo Salah non vuole essere da meno. E sull’appoggio di Alexander-Arnold ridicolizza Alonso e batte Mendy di sinistro con un tocco meraviglioso sul primo palo.
Rimonta Blues
—L’atmosfera a Stamford Bridge è meravigliosa, l’apertura per la prima volta dal 1994 di alcuni settori per chi vuole godersi la partita in piedi, di sicuro aiuta. Il Chelsea non si arrende e in cinque minuti la rimonta prende forma. Il meraviglioso destro al volo di Kovačić, sulla respinta di Kelleher dopo l’angolo di Alonso, è semplicemente perfetto. La rete del 2-2 coinvolge tutti i reparti dei padroni di casa: l’anticipo di Rüdiger, il tocco smarcante di Kanté e il sinistro preciso di Pulisic che non dà scampo a Kelleher. Prima della pausa i Blues potrebbero passare ancora ma, dopo il tocco di Havertz deviato da Milner, il tentativo di tap-in di Mount si spegne a lato.
Portieri perfetti
—Nella ripresa si corre ancora a mille. I Blues tengono la linea difensiva molto alta per sorprendere in fuorigioco Salah e Mané. I due portieri si ritagliano momenti di gloria. Mendy devia una conclusione perfida di Salah da 35 metri e si ripete negando la gioia del gol a Mané, smarcato dall’egiziano. Dall’altra parte Kelleher dice di no alla girata di Pulisic, imbeccato dal centro di Alonso. Il portiere irlandese difende, poi, l’angolo alla sua destra con un’efficace parata bassa sul tiro di Mount. Tuchel e Lijnders fanno rifiatare alcuni dei protagonisti di questo meraviglioso pomeriggio londinese e sono costretti a fare entrare qualche centrocampista – Jorginho e Oxlade-Chamberlain ad esempio – perché in panchina le punte latitano. Non succede più nulla, ma per questa volta non possiamo certo lamentarci.
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