La prima Bundesliga vinta non si scorda mai, ma il post...beh, quello può creare problemi. Klopp racconta che nel 2011 ha bevuto un po’ troppo per festeggiare e che si è ritrovato protagonista di una storia assurda, tra camion, autostop e polli.
Jürgen Klopp può piacere oppure no, ma è innegabile che il tecnico del Liverpool abbia sempre qualcosa da raccontare. Che si tratti della storia del suo trapianto di capelli o degli allenamenti nelle foreste ai tempi del Mainz, l’allenatore che nel 2019 è diventato campione d’Europa è una fonte inesauribile di aneddoti. Che a volte sono così assurdi che neanche uno sceneggiatore professionista saprebbe scrivere cose simili. È il caso di quello che Klopp racconta durante il documentario Amazon sul Borussia Dortmund riguardo i festeggiamenti di uno dei due campionati tedeschi vinti dalla squadra giallonera con il tecnico in panchina. Una storia fatta di alcol, camion e polli.
CAMION - La prima Bundesliga non si scorda mai, ma il post...beh, quello può creare problemi. “Ho esagerato con l’alcol dopo il titolo del 2011, il che si può vedere benissimo anche da alcune interviste. E quello che mi ricordo non è che abbia granché senso”. Cosa sarà mai potuto accadere a Klopp? Lo spiega lui stesso. “Ma una cosa me la ricordo. Non so se l’ho mai raccontato a nessuno, ma mi sono svegliato in un camion nel garage dello stadio. Da solo. Quello me lo ricordo, ma non ho idea di cosa io abbia fatto nelle ore precedenti...”. Vinto il campionato, di certo. Esagerato con le birre, probabilmente.
POLLI - Ma la storia non finisce qui. Per fortuna di Klopp, nelle vicinanze c’e Watzke, l’amministratore delegato del club. I due però hanno un problema: devono tornare in città, ma non è così semplice perché le strade sono bloccate per preparare i festeggiamenti. “Watzke ferma una macchina per strada, è un signore turco con una station wagon. Gli dice ‘dacci un passaggio’, lui risponde di no, Watzke tira fuori 200€ e gli dice ‘oh sì che ce lo dai’. Quindi lui si siede davanti e io di dietro. Continuo a sbattere la testa sul vetro perché sono stanco, ma sento un rumore strano. ‘Cluck. Cluck. Cluck’. Pensavo di sognare, ma era tutto vero: il bagagliaio della macchina era pieno di polli”. Non certo i classici ricordi di uno scudetto vinto. Ma con Jürgen Norbert Klopp, di normale non c’è mai nulla.
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