Quando il centrocampista è giunto finalmente al Camp Nou in cambio di Arthur il destino di diventare l’erede di Iniesta sembrava doversi compiere. E invece ora l’ex juventino è in Turchia, dove però sembra trovarsi molto bene…

A volte i sogni, persino quelli più belli, possono diventare dei veri e propri incubi. Difficile capire se è già accaduto per Miralem Pjanic, ma di certo il bosniaco immaginava il suo approdo al Barcellona in maniera molto diversa. Erano anni che si sussurrava che i blaugrana volessero fare dell'ex Roma e Juventus l'erede di Iniesta e quando il centrocampista è giunto finalmente al Camp Nou in cambio di Arthur il destino sembrava doversi compiere. E invece prima Pjanic si è ritrovato in un club nel bel mezzo del caso Messi e poi con un tecnico che non ha creduto molto nelle sue capacità. Al punto che ora è in Turchia, al Besiktas.

BESIKTAS - Dove però sembra trovarsi molto bene. Il bosniaco ha rilasciato un'intervista ad A Spor, spiegando che il suo futuro, nonostante sia solo in prestito al club di Istanbul, abbia di nuovo...una tinta bianconera. Ovviamente, non quella della Juventus, ma quella del club che lo ha accolto. “Sono molto felice al Beşiktaş. Mi trovo bene, mi sono adattato facilmente. E sono arrivato in una squadra forte. Mi piace giocare per il Beşiktaş, in un paese meraviglioso come la Turchia. Sono venuto qui solo per un anno, ma vedremo quello che succederà a fine stagione”. Già, perché in teoria bisognerebbe tornare a Barcellona, ma… "io e la mia famiglia siamo felici di stare qui, ho un contratto con il Barcellona per altri due anni e quello con il Besiktas è da un anno, quindi dovrò tornare alla fine della stagione. È abbastanza presto per parlare di quello che accadrà in futuro, ma tenendo conto di come sono andate le cose a me piacerebbe rimanere al Besiktas”.

FAMIGLIA - C’è ovviamente modo di parlare anche dell’esperienza in blaugrana e di com’è il rapporto con un altro grande ex Barça… "Alla fine della passata stagione e all’inizio di quella nuova ho parlato con Messi e gli ho fatto tutti i miei migliori auguri. Gli ho scritto quando ha vinto il Pallone d’Oro e spero che il futuro gli riservi solamente il meglio”. E poi un commento su come si vive da calciatore. “Mi piace fare quello che fa una persona normale, la famiglia è molto importante. Dopo gli allenamenti passo tempo con loro, vado a prendere mio figlio a scuola e gioco a calcio con lui. Visto che giochiamo una partita ogni tre giorni, possiamo dedicare poco tempo alle persone a cui vogliamo bene, quindi cerco di approfittare di ogni momento”. E di rimanere dove è felice…

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