Dall’inizio della stagione di Premier League arrestati 802 tifosi: la cifra preoccupa la polizia britannica che ha chiesto un incontro d’urgenza con i vertici del calcio inglese
Nell’ultima giornata del campionato inglese, in poche ore, ci sono stati attacchi ai giocatori in Everton-Aston Villa e nel derby Chelsea-Tottenham. Episodi inizialmente isolati, ma che cominciano a preoccupare le autorità. Mark Roberts, capo dell’unità calcistica della polizia britannica (UK Football Policing Unit, UKFPU), infatti, ha sollecitato i funzionari della Premier League ad affrontare questo problema crescente. Il “teppismo” è tornato nel football di là dal canale della Manica?
“Ho scritto alla Premier League chiedendo un incontro di emergenza, ma non ho ancora ricevuto risposta – spiega Roberts all’agenzia AFP –. Ciò richiederà una risposta congiunta da parte dei club, della Lega, del governo, dei tifosi e della polizia. Sarebbe sbagliato dire che siamo dove eravamo qualche decennio fa, ma l’immagine della Premier League si sta decisamente deteriorando ed è necessaria un'azione coordinata se non vogliamo che si deteriori ulteriormente”.
Forse è allarmistico parlare di questo aumento della violenza in questi termini, ma la polizia teme che, se non viene fermato subito, possano realmente tornare i tempi bui in cui il calcio inglese faceva paura. Secondo le autorità, finora in questa stagione il numero di incidenti e arresti è aumentato del 36% rispetto alle stesse date dell’ultima stagione calcistica “regolare”, la 2019-20, con 560 incidenti registrati che avevano portato a 547 arresti. Oggi invece il quadro complessivo conta 759 episodi di violenza, conclusi con la reclusione di 802 persone.
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