Il Manchester Untied sta vivendo un momento molto difficile, con le vicende extra campo che riguardano Mason Greenwood che stanno sconvolgendo l’ambiente. A tenere banco anche la situazione legata a Jesse Lingard, bloccato proprio per quanto...
Il ManchesterUntied sta vivendo un momento molto difficile, con le vicende extra campo che riguardano Mason Greenwood che stanno sconvolgendo l'ambiente. A tenere banco anche la situazione legata a Jesse Lingard, bloccato proprio per quanto sta succedendo al compagno, e quella legata al contratto di Paul Pogba, in scandeza a fine anno. A parlare di tutte queste situazione è stato il tecnico dei Red Devils Ralf Rangnick, intervenuto in conferenza stampa.
"Ho parlato con Lingard 10 giorni fa. Capivo perfettamente perché volesse andarsene, voleva giocare per non perdere il Mondiale. Gli ho detto che se si fosse trovata una soluzione ottimale per tutti, allora avrei accettato di perderlo. Ovviamente, però, con tutti gli eventi degli ultimi giorni le cose sono un po' cambiate. Non avevamo ancora un accordo con altri club e dovevamo prendere una decisione definitiva. Abbiamo deciso di tenere Jesse fino alla fine della stagione. Ha chiesto a me e alla società se potevamo concedergli qualche giorno di riposo, per schiarirsi le idee. Lunedì prossimo tornerà ad allenarsi e farà parte della prima squadra".
"Pogba? Sono felice di riaverlo in rosa. Il suo contratto è in scadenza in estate e se, alla fine, vorrà restare o andare via dovrà presentarsi e dirlo. Giocare ai massimi livelli è nel suo interesse".
Nebbia sul futuro del francese quindi, del quale aveva parlato anche il connazionale Patrice Evra ai microfoni de L'Equipe: "È complicato. Paul non si sente amato in Inghilterra, in particolar modo dagli ex giocatori. In molti sostengono che potrebbe fare di più ma quel che vedo è soprattutto accanimento gratuito a cose tipo il suo taglio di capelli o il suo abbigliamento. Sembra quasi che la gente si aspetti nei big match che si debba rompere il collo. A oggi quando gioca con la nazionale francese per lui è come una boccata d'aria fresca. Poi quando torna a Manchester i problemi ricominciano".
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