Il portiere Gabaski para un penalty a Mané in avvio, ma poi nella serie decisiva sbagliano Abdelmonem e Lasheem e i senegalesi festeggiano il primo trionfo nella competizione

Doveva essere Salah l’avversario di Mané, invece la nemesi del Senegal è stata il portiere Gabaski. I Leoni della Teranga vincono la loro prima Coppa d’Africa della loro storia e lo fanno a termine di una partita scoppiettante nell’incipit e nel finale, con uno svolgimento sottotono. In avvio il portiere dell’Egitto para un rigore all’ala del Liverpool che però, alla lotteria finale, trasforma il penalty del definitivo 4-2 dopo lo 0-0 dei 120 minuti. Dal dischetto sbagliano Abdelmonem, Sarr e Lasheen.

AMICI NEMICI

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Chissà quando cominceranno a riderci sopra, nel Merseyside, Sadio Mané e Mohamed Salah. Perché il primo episodio che accomuna i compagni di squadra al Liverpool nel match di Yaoundé arriva già dopo sei minuti e briciole: l’ex Fiorentina e Roma prova a consigliare il proprio portiere su come parare il rigore all’ala senegalese, che in risposta li esorta a smettere di confabulare. Risultato: penalty piuttosto centrale e pronta respinta di Gabaski, ufficialmente eroe egiziano di questa Coppa d’Africa. Galeotto fu il contrasto in area tra numeri 2: irruente scivolata di Mohamed Abdelmonem su Saliou Ciss e dito dell’arbitro che punta il dischetto. Esulta quindi Carlos Queiroz, assente in panchina per l’espulsione della semifinale, mentre al Senegal sfugge l’immediato vantaggio. I Faraoni soffrono comunque molto, avvolti dal gioco dei Leoni della Teranga e come sempre appoggiati alle folate di Salah. L’avvio di gara, a ogni modo, è illusorio: la tensione è tantissima, come il timore di scoprirsi, e il primo tempo scorre senza sussulti. Edouard Mendy e Gabaski chiudono la serranda.

RIVINCITA

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La ripresa si apre con un paio di occasioni in cui il portiere nordafricano si arrabatta su azioni caotiche e rimpallate, ma per il resto il canovaccio pare il medesimo di quanto visto nei primi 45 minuti. Marwan Hamdi minaccia poi Mendy con un colpo di testa come unico squillo di un secondo tempo a freno a mano tirato. Si va quindi ai supplementari, inaugurati da una bella parata bassa di Gabaski su Bamba Dieng. Il portiere risponde alla grande anche su un colpo di testa schiacciato a terra dallo stesso numero 15 e la contesa personale si rinnova a cinque minuti daila fine con un tiro respinto alla grande. Infine tocca all’estremo difensore del Chelsea mandare in angolo un tiro potente, con il destino che si svela ancora a suon di rigori: Abdelmonem completa la serata horror colpendo il palo, ma Gabaski para su Bouna Sarr. L’errore decisivo è infine di Mohanad Lasheen, Senegal campione d’Africa per la prima volta nella sua storia con la trasformazione proprio di Mané.

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