I Blancos piegano gli andalusi grazie a una perla del maiorchino e staccano il Siviglia di sei lunghezze. Dietro il vuoto, con il Betis (sconfitto dal Villarreal) a -13 e il Barça a -15

Il Real Madrid soffre più del previsto, ma porta a casa tre punti che pesano come un macigno nella corsa alla Liga. La brusca frenata dei diretti inseguitori offriva ai Blancos un’occasione troppo ghiotta per tornare a scavare un solco in classifica ed eliminare subito le scorie dell’eliminazione subita in Coppa del Re. Per il secondo obiettivo sarà meglio riprovare più avanti, quando torneranno a disposizione i tanti titolari fuori per infortuni vari, il primo invece è stato centrato grazie a una magia di Asensio dopo 75’, decisivo per piegare la resistenza del Granada e volare a +6 sul Siviglia (frenato a Pamplona), +13 sul Betis (battuto in casa dal Villarreal) e +15 sul Barça.

emergenza

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Gli andalusi si sono presentati al Bernabeu senza nulla da perdere, contro un Madrid per di più rimaneggiato in ogni ruolo. Ad Ancelotti mancavano i due pilastri principali, Casemiro e Benzema (entrambi infortunati), oltre a Mendy, Lucas Vazquez e Vinicius (quest’ultimo squalificato). Il fatto che al centro dell’attacco si sia visto Isco la dice lunga sui salti mortali fatti dal tecnico emiliano per dare forma al suo consueto 4-3-3. In difesa il redivivo Marcelo, riconsegnato per una sera alla corsia sinistra. In mezzo grande occasione per Camavinga, ma l’ex Rennes ha faticato non poco per entrare in sintonia con Kroos e Modric.

lampo nel buio

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La differenza tra il talentuoso 19enne e Casemiro si è fatta subito sentire, così come le enormi difficoltà dei Blancos in fase di costruzione. I madrileni ci hanno provato con Asensio e Kroos, hanno sfiorato il vantaggio su una deviazione rocambolesca finita contro la traversa, ma hanno anche rischiato grosso in almeno due circostanze sulle iniziative in contropiede di Suarez e Uzuni. Il Bernabeu ha mostrato insofferenza già dopo mezzora, lanciando fischi di delusione mentre gli andalusi chiudevano il primo tempo con un maggior numero di tiri in porta (5 a 3). Utili i correttivi di Ancelotti nell’intervallo, perché con Valverde al posto di Camavinga i Blancos hanno guadagnato metri e ritmo di gioco. Dal 50’ in poi il Granada si è ritrovato schiacciato a ridosso della propria area, con Maximiano grande protagonista sui tentativi di Rodrygo e Asensio. Nell’ultima mezzora Ancelotti si è giocato le carte Hazard e Jovic, subito pericolosi con una combinazione per vie centrali chiusa da un sinistro del serbo a lato di un soffio. Ma ad accendere la luce dopo 75’ è stato il maiorchino, autore di un sinistro a giro dalla distanza onestamente imprendibile per Maximiano. L’esterno di Ancelotti ha poi collezionato altri due tentativi insidiosi, confermandosi il più in palla in una serata complicata ma felice.

super villarreal

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Gli unici a sorridere nelle zone alte della classifica oltre a Madrid e Barcellona sono i prossimi rivali europei della Juventus, che si portano a ridosso della zona Champions grazie a un successo importante. Il Villarreal stende infatti il Betis a domicilio con le reti di Pau Torres e Capoue e lancia un chiaro messaggio alle prime della classe, adesso a un tiro di schioppo. Significativo l’impatto del nuovo arrivato Lo Celso, subito inserito nei meccanismi di Emery. Il Sottomarino giallo ha steso la terza in classifica con una prestazione solida e concreta, ma c’è una brutta notizia: l’infortunio occorso a Gerard Moreno, costretto a lasciare il campo dopo 34’ per un problema muscolare. Da valutare entità dell’infortunio e tempi di recupero a poco più di due settimane dall’andata degli ottavi di Champions contro i bianconeri.

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