Non è un vero calciatore ma... quasi riesce ad esordire in Champions League. È Gregoire Akcelrod, che ha il merito di essersi spacciato per professionista in maniera decisamente molto credibile.
La maggior parte dei bambini e negli ultimi anni anche molte bambine sognano di diventare calciatori professionisti. Il tempo passa e alcuni riescono a farcela grazie a talento e impegno ma la maggior parte è costretta a virare verso altre carriere. C'è poi chi non si rassegna e... quasi riesce ad esordire in Champions League pur senza alcun tipo di talento sportivo. È la storia di Gregoire Akcelrod, che ha il merito di essersi spacciato per calciatore in maniera decisamente molto credibile.
GLI ESORDI - Nato a Parigi, Akcelrod racconta allo Sportsmail: "Ho giocato la mia prima partita davanti a mio padre a 10 anni. Dopo la partita mi disse: 'Greg, sono davvero scosso, sei terribile, pigro. non voglio più vederti su un campo da calcio'. Ero sotto shock". A 18 anni viene praticamente bandito dal calcio per mancanza di talento ma lui non si rassegna: crea un sito falso nel quale si presenta come giocatore della seconda squadra del PSG. Una bugia a metà, visto che era riuscito a entrare nella squadra amatoriale chiamata effettivamente...PSG nell'ultima divisione del calcio francese. Anche la famiglia gli volta le spalle visto che il ragazzo ha insistito sul calcio invece che su un'istruzione e una carriera.
LA GIOVINEZZA - A 19 anni, vive in un monolocale e lavora in un fast food. Ma non dura: irrompe al Parc des Princes e si fa immortalare con la maglia del PSG per fare delle foto da inserire su curriculum e sito web, i cui dettagli verranno spediti a molti club inglesi. Viene ovviamente respinto da Chelsea, Manchester City e Arsenal ma lo Swindon Town, nel 2003, gli concede un provino. Fallito al primo giorno per l'incapacità a concludere un colpo di testa senza prendersi una pallonata in faccia. Ma anche il Bournemouth gli ha dato una chance e con loro ha persino segnato un gol in amichevole. Torna allo Swindon dove segna 2 gol in amichevole ma non basta. Poi arrivano due offerte da due club lussemburghesi, incredibilmente respinte dal giocatore perché erano club "troppo piccoli per lui". Ma nel 2009 fa richiesta al CSKA Sofia, club qualificato per la Champions League.
INSPIEGABILE - Senza provini, convinto da sito e CV, il CSKA gli fa firmare un contratto triennale da circa 17.000€ al mese. "Mi hanno fotografato con la maglietta del CSKA, ho firmato il contratto e hanno pubblicato sul loro sito la notizia. I tifosi del PSG non mi conoscevano, dicevano che non ero un vero giocatore: avevano controllato il mio sito. Hanno contattato i giornalisti di Sofia e hanno detto che il club stava prendendo un giocatore finto". Chi la dura, però, la vince: oggi, a 39 anni, Gregoire ha un'effettiva carriera nel calcio come agente di giovani calciatori. E da un certo punto di vista è ineccepibile: chi meglio di lui saprebbe consigliare come farsi prendere in una squadra? Il manuale è disponibile nelle librerie: 'Pro At All Costs' "professionista a tutti i costi", la sua autobiografia dove spiega il segreto del successo. Del suo, inspiegabile, almeno.
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