Da anni tanti stranieri cercano consenso politico ed economico investendo nel pallone. Ma Gazprom e gli oligarchi vicini a Putin risultano indigesti solamente ora che in Ucraina si muore
"Pecunia non olet", dicevano i latini. Il denaro non puzza. La genesi della frase è attribuita a Vespasiano, l’imperatore romano che mise una tassa sulla pipì: i gestori di latine private dovevano pagare un tributo sul "raccolto" quotidiano. Da qui il detto millenario. I soldi però non sono fiori di campo e possono emanare cattivi odori, a seconda della provenienza. Succede in questi giorni, la guerra in Ucraina ha indotto l’Occidente a troncare ogni affare con la Russia, gas escluso, almeno per ora. Nel calcio niente più Gazprom, l’Uefa ha interrotto la sponsorizzazione della Champions League da parte della multinazionale russa dell’energia, una rinuncia da 50 milioni di euro l’anno.