L'ex calciatore dell'Arsenal e della Nazionale francese ha parlato in una lunga intervista nella quale ha parlato del suo passato e del calcio giocato

L'ex centrocampista dell'Arsenal e della nazionale francese Robert Pires ha parlato intervistato dai microfoni di Goal.com, ai quali ha parlato della sua carriera e del suo passato, facendo riferimento anche alla Juventus e alla possibilità sfiorata di vestire la maglia bianconera.

"Allenare? I miei piani sono un po' cambiati e non voglio fare l'allenatore, Penso che sia un bellissimo lavoro, ma è molto è molto complicato e ricevi troppi pochi riconoscimenti. Avrei puntato sul 4-4-2. Con Wenger ha funzionato molto bene, giocare con due attaccanti ti porta ad avere più possibilità di segnare. Tanto dipende anche dai centrocampisti, che hanno un ruolo importante e per questo devono stare sempre al meglio fisicamente".

"Mi piace molto la nuova generazione di allenatori ed è bello vedere facce nuove in panchina, anche se non è detto che un grande calciatore diventi un grande allenatore. I grandi nomi hanno ancora cose da insegnare, soprattutto sulla gestione delle pressioni che precedono le grandi partite. E tutti ne abbiamo bisogno!"

"Wenger ha avuto una forte influenza su di me, grazie a lui e all’Arsenal ho raggiunto dei livelli molto alti. Ho sentito sempre la sua fiducia al 100% e questo per un giocatore è estremamente importante. È stato stato lui a convincermi a firmare per l'Arsenal. Su di me c’erano anche Real Madrid e Juventus. Dovevo fare una scelta non proprio facile. Sapeva che avrebbe perso Overmars e che l'unico che poteva sostituirlo ero io. Così ho firmato per l'Arsenal e sono rimasto per 6 anni. La Juve mi voleva nel 2000 ma alla fine ho scelto l'Arsenal. Mi sarebbe piaciuto giocare al Milan, Marcel Desailly me ne ha sempre parlato più che bene e la maglia rossonera l’ho sempre trovata bellissima!"

"La Super League è solo per i ricchi e il calcio è uno sport popolare, tutti devono farne parte. È per questo che non mi piace l’idea. Ancora una volta, come spesso accade, è tutta una questione di soldi. Il VAR è una buona invenzione, soprattutto per determinare certe situazioni controverse come goal fantasmi e fuorigioco. Penso però che sia usato troppo spesso e snaturi il gioco, si perde troppo tempo. E penso anche che gli arbitri si prendano sempre meno responsabilità sapendo che c'è il video ad aiutarli". Nel frattempo, parlando di Juventus, attenzione ad un clamoroso annuncio improvviso: "Trattativa avviata, ecco la prima offerta ufficiale!" <<<

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