I catalani chiudono la pratica nella prima mezzora con le reti di Ferran Torres (doppietta) e Aubameyang. Completa il poker Riqui Puig. Brilla il redivivo Dembélé con due assist. Xavi si riprende il terzo posto e mette a tiro il Siviglia, che frena in casa del Rayo

Serata da dieci e lode per il Barcellona di Xavi. Dieci come i risultati utili messi in fila dopo l’ultimo k.o. in Supercoppa, ma anche per come matura il successo casalingo sull’Osasuna che vale la riconquista del terzo posto in classifica. La resistenza degli ospiti dura una ventina di minuti, il tempo sufficiente a Ferran Torres e Dembélé per confezionare il micidiale uno-due che chiude ogni discorso sul nascere. La sfida del Camp Nou si traduce in un lungo monologo blaugrana che si chiude con il 4-0 di Riqui Puig al 76’. Quarto poker nelle ultime sei uscite per i catalani, che replicano a tono ai successi di Atletico e Betis. Prima del fischio d’inizio, omaggio del pubblico a Piqué per il traguardo delle 600 partite d “culé”, ma il capitano esce dopo un’ora per un fastidio al ginocchio.

Chi si rivede

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Appuntamento delicato per i catalani a quattro giorni dalla decisiva sfida europea in Turchia e soprattutto a una settimana dal Clasico. Ecco perché Xavi ne cambia sei rispetto all’ultimo impegno di coppa contro il Galatasaray, lasciando a riposo Dest e De Jong. La presenza di Dembélé nel tridente accanto a Ferran Torres e Aubameyang è la vera mossa a sorpresa, anche perché arriva a discapito di Traoré e Depay (entrambi in panchina). La scelta si rivela subito azzeccata, perché il francese genera i primi sussulti dalle parti di Herrera dopo 10’ con una rasoiata di poco a lato, mentre al 21’ pesca Ferran Torres con un delizioso assist per il gol che liquida la pratica con largo anticipo. Sì perché il primo sigillo era arrivato al 14’, complice un calcio di rigore concesso per fallo su Gavi e trasformato dall’ex City.

VITTORIA IN SCIOLTEZZA - L’esterno francese fa capire più volte di essere in serata, difatti ci prova un paio di volte prima di confezionare il secondo assist, quello che vale il terzo gol di Aubameyang dopo 27’. Capitolo a parte merita anche Ferran Torres, l’altra spina nel fianco della difesa ospite sin dai primi minuti. Xavi si gode probabilmente la migliore versione dello spagnolo da quando è in Catalogna, non solo per la doppietta con cui mette in cassaforte il risultato nel giro di 6’, ma anche per la costante pericolosità e i movimenti con cui spacca sistematicamente la difesa navarra. La squadra di Arrasate non trova mai la forza di reagire e si affaccia solo di rado nella metà campo avversaria, figurarsi dalle parti di Ter Stegen. L’inconsistenza dell’Osasuna è tale che il Barça può permettersi di abbassare i giri dopo il primo tempo e congelare il risultato a ritmo blando. La ripresa è pura accademia, con un gol annullato a Piqué per fuorigioco millimetrico e un paio di occasioni sprecate ancora da Dembélé prima dell’ultimo sigillo di Riqui Puig, a segno tre minuti dopo l’ingresso in campo dopo una corta respinta di Herrera. A conti fatti, i blaugrana si portano a casa tre punti con il minimo sforzo. Unico neo, il fastidio al ginocchio che spinge Piqué a chiedere il cambio dopo 62’ e che mette Xavi in allerta in vista di una settimana cruciale.

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