Ribaltone Foggia Calcio. Va sotto a Pagani per un errore del portiere, poi riacciuffa la partita e la vince con una reazione veemente. Pareggia Nicolao, segna Rocca, Turchetta e Merola la chiudono. L’1-4 finale premia la squadra di Zeman che fa un nuovo passo avanti verso i playoff, conquistando la momentanea settima posizione e blindandoli con sette lunghezze di prezioso margine su Catania, Picerno e Monterosi, appena fuori dalla zona spareggi. La partita ha visto il Foggia sempre propositivo ma nel primo tempo sono stati tanti gli errori in fase di rifinitura che hanno compromesso la capacità di realizzazione della formazione rossonera. Nella ripresa, dopo lo schiaffo della Paganese, i rossoneri si sono dimostrati più lucidi e concreti.

PRIMO TEMPO – Al 4′ il Foggia sfiora il gol: lancio in profondità di Di Paolantonio per Ferrante, che solo davanti al portiere, per non favorire il rientro del difensore, prova la conclusione al volo, ma la sfera tocca l’esterno della rete. I rossoneri fanno la partita e sembrano più pericolosi di un avversario spesso dedito ai lanci lunghi e al 14′ il Foggia reclama un fallo di mano di De Santis su cross di Garattoni, ma l’arbitro lascia giocare. Al 21′ Petermann apre per Merola che scambia nello stretto con Curcio e calcia, trovando la respinta sulla linea del portiere. Al 25′ il Foggia grida al gol su un cross di Nicolao, incornato sotto-misura da Merola, ma Konatè salva sulla linea. In chiusura due episodi: prima Di Pasquale deve mettere una pezza su un’incursione paganese respingendo una conclusione di Diop. Al 45′ Curcio di testa segna ma l’arbitro annulla per un presunto fallo di Ferrante su Konate.

SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con un tiro di Cretella deviato in angolo. Subito dopo è il Foggia a sfiorare due volte il gol. Ferrante invita Curcio alla conclusione ma il portiere respinge con i pugni; l’azione prosegue e Petermann sfiora l’incrocio con un sinistro dal limite. Ancora un giro di lancette e Alastra deve opporsi con una reazione di istinto a un tacco sotto misura di Tommasini sugli sviluppi di un angolo. Al 60′, però, la Paganese passa inaspettatamente in vantaggio, con un tiro senza pretese di Tommasini, sul quale Alastra manca l’intervento. Palla centrale, portiere in controtempo e palla in rete. Nella stessa azione il numero uno rossonero si fa male ed è sostituito da Dalmasso. Il Foggia non ci sta e prova a rendersi pericoloso in area avversaria. Al 65′ Curcio su punizione impegna il portiere alla respinta in tuffo. Poi, al 70′, il Foggia pareggia: lancio per Merola, che scivola ma da terra serve Nicolao, che rientra sul destro e calcia freddando il portiere. Uno a uno. Anzi. Uno a due. Già, perché subito dopo, al 73′, il Foggia ribalta la partita. Garofalo batte velocemente una rimessa laterale servendo in profondità Turchetta: cross al centro e piattone al volo in rete di Rocca. “E non finisce qui…” diceva il presentatore Corrado. All’84’ Turchetta appoggia in rete una corta respinta del portiere su tiro di Curcio dal limite dell’area di rigore. Uno a tre. Il pallone spinto in rete da Merola su cross di Curcio vale il quarto gol. Partita chiusa.

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