Il portiere del Liverpool ha debuttato in Champions a 22 anni mantenendo la porta inviolata e portando i suoi agli ottavi. Lo ringrazia anche la Dea

Un grazie a Klopp e un altro alla pigrizia. Tutto vero, perché a Caoimhín Kelleher, portiere del Liverpool, piaceva tutto tranne l’hurling. “Ci giocavo insieme ai miei fratelli, però…”. Però niente, svogliato, tant’è che accanto alla mazza di frassino, sul comodino, teneva stretto i guantoni da numero uno. Momento, hurling? Sport gaelico, popolarissimo in Irlanda. Campo enorme, 15 giocatori, una pallina stile baseball (non così pesante) e addirittura due porte. Una “da calcio” e l'altra… “da rugby”.

Debutto

—  

Giocavano tutti, lui di meno, e forse è andata meglio così, perché ieri Kelleher ha esordito in Champions contro l’Ajax mantenendo la porta inviolata (1-0). Liverpool agli ottavi. Klopp, a fine gara, l’ha abbracciato come fosse un figlio. “Ora abbiamo bisogno di lui”. Contesto: Alisson si fa male, gioca l’irlandese. Ventidue anni, 4 partite tra i pro, capelli tra il biondo e il rossiccio e un passato nell’hurling tanto odiato. Ora sogna. “Ho il telefono in tilt, lo devo buttare! Ho migliaia di messaggi”. Whatsapp e follower, tempi moderni: il suo profilo è passato tempo da 40mila follower a circa 100mila. Exploit digitale e riscatto. A settembre, in coppa contro il Wigan, giocò titolare e prese 6 gol. Massacrato. Dopo tre mesi ha la sua rivincita.

La Dea ringrazia

—  

Uno sguardo alla timeline l’avrà dato pure l’Atalanta, in corsa per gli ottavi anche grazie a lui. Nel finale, sull’1-0 per il Liverpool, ha negato il pari a Huntellar con un intervento d'istinto. Good job. Ha debuttato nel 2019 in Coppa di Lega dopo 4 anni nel'Academy: 2-0 all'MK Dons. Ora è il secondo portiere del Liverpool, orgoglio di papà e di suo fratello minore Fiacher, anche lui portiere: cresciuto nel Celtic, qualche anno sfiorò i Reds ma oggi gioca nel Wrexham (quinta serie inglese).

Inizi

—  

Kelleher senior ha iniziato nei Ringmahon Rangers, in Irlanda, perdendo 1-0 la prima partita in assoluto. Gol subito, ma belle parate. Convinse tutti nonostante il risultato. “La maggior parte dei ragazzi sarebbe crollata, lui no. È rimasto calmissimo”. Parola di Eddie Harrington, suo primo allenatore, quello che la sera prima del match chiamò il papà dicendogli che avrebbe fatto giocare il giovane Caoimhín. Aveva 14 anni: "Forse lo buttiamo dentro, ma tanto lui è tranquillo". Il prologo di ciò che dirà Klopp dopo l’esordio contro l’Ajax: “Ha giocato come se fosse sempre stato lì”. Merito dell’hurling forse, dove il tempo per pensare è davvero poco, poi ti piombano tutti addosso. Non gli piaceva, oggi lo ringrazia.

Let's block ads! (Why?)