L'ex difensore del Manchester City ha vinto la Premier League nel 2011-12 insieme a Roberto Mancini e Mario Balotelli: da allora è passato molto tempo, ma Micah Richards non ha dimenticato le vittorie conquistate insieme a quella coppia italiana...
Oggi il Manchester City è una delle squadre più forti al mondo, che lotta per vincere la Champions League. Ma la strada per arrivare al top è stata lunga ed è passata dal titolo conquistato nella stagione 2011-12: quella del 3-2 al QPR all'ultimo secondo con Roberto Mancini in panchina e Mario Balotelli in campo. La scorsa estate Micah Richards ha lasciato l'Aston Villa e ha dato l'addio al calcio a soli 31 anni: il difensore cresciuto nelle giovanili del City ha giocato anche con la Fiorentina 2014-15 senza lasciare il segno. Oggi Richards fa l'opinionista per la BBC e si diverte a raccontare gli aneddoti della sua carriera , che prevede anche qualche incontro ravvicinato con alcuni protagonisti del calcio tricolore.
MARIO NEL CUORE - Richards ha raccontato tante chicche ai microfoni di SportBible, a cominciare dal suo rapporto speciale col 'bad boy' Balotelli: "Mario è un ragazzo eccezionale ed è molto piacevole stare in sua compagnia. È venuto a casa mia un paio di settimane prima dell'incidente coi fuochi d'artificio e ha provato ad accenderli anche da me... Mario pensa che tutto sia divertente, mi piace tanto perché non prende mai la sua vita troppo sul serio". Strane storie a parte, sette anni dopo l'ex difensore non ha dimenticato l'assist di Balotelli per Sergio Agüero che ha segnato il gol per vincere la Premier. Un trionfo arrivato soprattutto grazie al Mancio.
PERFEZIONISTA - Richards ha rivelato cosa significa essere allenato da Mancini: "Lavorare con lui sembrava un incubo a volte perché è un perfezionista... Mancio sembra uno di quei professori con cui hai sempre paura di sbagliare, ma è riuscito ad ottenere il meglio da noi. Vincere la Premier contro gente come Ferguson e Wenger è un risultato incredibile. Mancini ama il calcio e ha lavorato tanto per vincere quel campionato". Il manager però aveva un pupillo: "Agüero era il nostro attaccante principale e Mancini adorava Balotelli, quindi Dzeko non giocava titolare quanto avrebbe voluto. Però Edin è stato fantastico ed è uno dei calciatori più sottovalutati in circolazione". Così parlò Richards, l'uomo cresciuto nel City e diventato grande col City. Che col titolo...tricolore del 2011-12 ha cominciato a riscrivere la sua storia.
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