L'elimininazione ai quarti con il Villarreal apre a diversi cambiamenti. L'allenatore Nagelsmann sembra intoccabile, Sule è in partenza, non più così sicuro il futuro di Lewandoski. E piace Schick
Una grande, grandissima, delusione. Il Bayern Monaco esce dalla Champions League salutando già ai quarti di finale. Un solo gol segnato al Villarreal fra andata e ritorno non basta per passare il turno. E in Germania ci si interroga sui motivi. Il fatto che Nagelsmann avesse solo Gnabry come cambio offensivo di alto livello può essere significativo, ma contro la settima del campionato spagnolo si doveva fare di più. Nelle ultime quattro edizioni della massima competizione europea, solo nel 2020 (quando il format della Champions è stato rivisto a causa del Covid) il Bayern ha superato i quarti. Per il resto è arrivata un'eliminazione agli ottavi (nel 2019 contro il Liverpool) e due ai quarti (contro il Psg nel 2021 e il Villarreal ieri). Troppo poco. "La stagione non è sufficiente", ha detto Nagelsmann. E la società condivide.
MALUMORE
—Al termine della gara con gli spagnoli, Thomas Müller non ha fatto nulla per nascondere la propria delusione. "Subire un gol così è estremamente amaro - ha spiegato -. Abbiamo fatto una partita impegnata, con i tifosi che ci sostenevano abbiamo spinto, spinto e spinto ancora. Prima del pareggio probabilmente avremmo dovuto fare un altro gol, ma la loro rete non era nell'aria. In fin dei conti hanno avuto un'occasione sola. Se analizziamo solo la partita di oggi, dovevamo passare il turno. Considerando la partita d'andata ci sta questo risultato. La situazione è molto amara. Bisogna accettare l'eliminazione, ma beh, non so che dire...". Arrabbiato anche Nagelsmann: "In coppa siamo usciti subito, in Champions l'obiettivo minimo era la semifinale. Non possiamo essere soddisfatti della stagione. Non so cosa mi aspetta, sicuramente il Bielefeld nel prossimo turno di campionato. Non ho paura, c'è sempre di peggio nella vita". La sua posizione in panchina non è in bilico, ma considerando che per strapparlo al Lipsia in estate il Bayern ha pagato 20 milioni, da lui ci si aspettava di più, fin dal primo anno. La squadra invece è sembrata, fin da inizio stagione, troppo fragile in difesa e troppo sbilanciata in avanti. Col Villarreal ha preso gol su contropiede a pochi secondi dalla fine, senza temporeggiare e provare ad affondare il colpo nei supplementari. Troppa frenesia, troppa poca accortezza tattica. E alla fine ha pagato.
FUTURO
—Si continuerà con Nagelsmann dunque, ma in estate il Bayern potrebbe comunque cambiare volto: Süle lascerà il club a parametro zero per andare al Dortmund e non è escluso che anche Lewandowski possa andarsene. Il contratto del polacco scade nel 2023. L'attaccante ha fatto capire di essere rimasto deluso dal fatto che il Bayern non abbia ancora affrontato concretamente il discorso del rinnovo. Su di lui c'è il Barcellona, nei giorni scorsi alcuni media polacchi hanno affermato che il giocatore avrebbe chiesto ai bavaresi di cederlo. Prima della gara con il Villarreal ha trasmesso perplessità un'intervista rilasciata dall'amministratore delegato del Bayern Oliver Kahn alle tv tedesche: "Resterà almeno un altro anno. Non siamo pazzi, non ci mettiamo mica a riflettere su come sostituire uno che da tante stagioni ci fa 30-40 gol a campionato". Quando però il giornalista ha sottolineato che la permanenza di Lewandowski è una notizia importante, Kahn ha fatto un passo indietro: "Questa ora è una suggestione". Come a dire che nei piani del Bayern non c'è la cessione di Lewandowski, ma se fosse lui a forzare per la cessione la situazione potrebbe cambiare. E qualcuno ipotizza che i bavaresi, per l'attacco, sarebbero interessati a Schick, che tanto bene sta facendo con il Leverkusen. Anche questa però per il momento è solo una suggestione. Di vero c'è solo una grande, grandissima, delusione. Dovuta all'eliminazione dalla Champions League.
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