Comunicato dell'associazione Football Supporters Europe: "Stanno continuando a lavorare per la Superlega minacciando il modello sportivo europeo. Fanno lobby"
I toni del comunicato sono forse un po’ da collettivo anni 70, ma il senso è chiaro. Opporsi a tutti i costi alla Superlega e al calcio d’élite che la Superlega ha in mente: “Lo scorso anno, dodici club vergognosamente ricchi hanno cercato di distruggere il calcio europeo creando una lega riservata a poche ‘fortunate’. Ma non ci sono riusciti grazie all’intervento dei tifosi di tutto il continente, compresi quelli delle loro squadre, che hanno solidarizzato protestando contro i loro pian.”. Il comunicato è firmato dall’associazione Football Supporters Europe, che riunisce i tifosi europei, e si riferisce alla tavola rotonda organizzata oggi a Bruxelles dall’agenzia A22 che offre servizi per start-up e management di organizzazioni sportive, compresa la Superlega. Tra i partecipanti, l’avvocato Jean-Louis Dupont (il legale di Bosman negli anni 90) e Vincenzo Ampolo, manager Chairman’s Office della Juventus. Il tema: il calcio del futuro nell’Unione Europe”.
"Win it on the pitch"
—I Football Supporters Europe vogliono contrastare con decisione il tentativo di Real Madrid, Barcellona e Juve di creare un torneo alternativo alla Champions. A febbraio, si sono uniti nel progetto “Win It On The Pitch”, registrato alla Commissione europea, con l’obiettivo di raccogliere un milione di firme entro un anno contro il progetto dei tre club europei. In attesa che comincino le sottoscrizioni, WIOTP è passato all’azione, denunciando iniziative “di stampo liberista”, come dice il direttore esecutivo Ronan Evain, “che devono essere un monito per il calcio europeo. I tre club stanno continuando a lavorare per la Superlega minacciando il modello sportivo europeo. Fanno lobby. Ma siamo stanchi di un calcio sotto ricatto di una Superlega da oltre quindici anni”.
"Superlega: il problema"
—Il comunicato prosegue così: “È solo una questione di tempo prima che escano di nuovo allo scoperto con lo stesso vecchio ritornello che i ricchissimi proprietari non vengono capiti e che l'unica soluzione agli enormi problemi del calcio è quella di concedere loro ancora più denaro e potere. Questo avrebbe un effetto catastrofico che causerebbe l'arricchimento di pochissimi club a discapito di tutti gli altri e lo sgretolamento di principi importanti come il merito sportivo, la promozione e la retrocessione, la qualifica europea ottenuta mediante il successo nazionale e la solidarietà finanziaria. In breve, la ‘superlega’ non è la soluzione, ma il problema”.
Firme dei tifosi
—L’associazione chiede quindi “che il maggior numero possibile di persone firmi l'iniziativa dei cittadini europei ‘Win It On The Pitch’, che invita la Commissione europea a proteggere il modello europeo di sport, a riconoscere il valore sociale dello sport nella società europea e a coinvolgere i tifosi nelle discussioni per plasmare il futuro a lungo termine dello sport europeo”. La situazione è molto fluida. Pochi giorni fa l’Uefa ha segnato un gol quando il nuovo giudice del tribunale del commercio di Madrid ha sospeso le misure cautelari e autorizzato Nyon ad applicare le sanzioni verso i tre club ribelli. Ma il processo a Madrid continua a giugno e, soprattutto, sarà la sentenza della Corte Ue ad affermare il principio di diritto, se cioè l’Uefa eserciti o meno una posizione dominante contraria alle regole della concorrenza europee. Che poi una Superlega possa nascere con gli ostacoli politici e giuridici di Gran Bretagna e Germania è un’altra storia.
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