Il club di Championship è diventato il primo del Regno Unito a farlo. Le famiglie musulmane hanno potuto così celebrare sul terreno di gioco dei Rovers
Tutto organizzato nei minimi dettagli, con poche e semplici regole: campo diviso nel rispetto di uomini e donne, bus per i partecipanti che partivano da due punti diversi della città, parcheggi gratuiti, spazi predisposti anche a chi ha voluto semplicemente assistere e niente tacchi per non rovinare il manto erboso. Con tanto di rinfresco al termine. Così il Blackburn Rovers è diventato il primo club del Regno Unito a ospitare la preghiera di fine Ramadan (l'Eid al Fitr) all'interno del proprio stadio, Ewood Park.
Integrazione
—Circa duemila persone sono accorse in mattinata all'impianto per la celebrazione, in un clima di serenità e comunione, aspetti che la società inglese ha particolarmente a cuore. "Viviamo e respiriamo come una sola città, una sola comunità, un solo club di calcio. Un evento del genere lo dimostra meglio di ogni altra cosa. Fa vedere che siamo un'unica entità, senza badare a chi siamo o qual è la nostra identità. La squadra è qualcosa a cui appartieni" ha detto con soddisfazione Yasir Sufi, manager dell'integrazione del Blackburn.
calcio e ramadan
—In generale, è un momento di forte sensibilizzazione sul Ramadan nel mondo del calcio. Nelle ultime settimane, abbiamo assistito all'interruzione di diverse gare al tramonto per permettere ai giocatori di bere e mangiare qualcosa così da rimettersi in sesto dopo il periodo quotidiano di digiuno previsto dalla religione musulmana nel mese indicato.
In Inghilterra uno dei casi più recenti si è verificato durante la sfida di Conference League tra il Leicester e la Roma di giovedì scorso, con l'arbitro spagnolo Del Cerro Grande che ha fermato il gioco al tramonto, poco dopo la mezzora, per Wesley Fofana.
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