Julian Weigl, a 19 anni è passato dall'essere capitano del Monaco 1860 al finire in seconda squadra per punizione, per poi essere ceduto. Un evento che poteva costargli molto caro e che gli ha insegnato una lezione importante...

Negli ultimi anni il nome di Julian Weigl, che lo scorso anno è passato dal Borussia Dortmund al Benfica per 20 milioni di euro, sta creando molto interesse. Non solo perchè si parla di un calciatore della nazionale tedesca. E neanche perchè l'ex giallonero è spesso un obiettivo di mercato di molte squadre, con alcune italiane che nel corso degli anni ci hanno fatto un pensierino, non ultima la Juventus, che lo monitora per la sua mediana. No, Weigl è speciale per una serie di motivi che esulano dal campo. Il primo è un tifoso del Benfica, che ha dovuto mantenere una strana promessa, quella di correre nudo per un chilometro nel caso il club avesse acquistato il tedesco. E poi c'è la sua storia personale.

GIOVANE TALENTO - Quella che, racconta AS, è fatta di una rapida ascesa e di un momento in cui tutto è altrettanto rapidamente crollato. Weigl è bavarese e nasce calcisticamente nelle giovanili del Rosenheim, prima di spostarsi a Monaco di Baviera. Per lui niente Bayern, la fama arriva con la maglia del Monaco 1860. Il ragazzino ci sa fare e ad appena 19 anni, nell'agosto 2014, diventa capitano, il più giovane nella storia del club. Ma bastano pochi giorni per mettere tutto a rischio. Nello stesso mese, Weigl e altri compagni di squadra fanno un giro in macchina decisamente indimenticabile. E che al centrocampista del Benfica può costare davvero caro.

TASSISTA - Weigl, assieme a Eicher, Adlung e Stark, prende un taxi alle 3 di notte dopo una serata di festa. Il gruppetto parla un po' troppo, criticando apertamente il Monaco 1860. Peccato che il guidatore sia un tifoso dei Leoni e che la mattina seguente chiami il club per raccontare tutto per filo e per segno. Risultato, Weigl perde la fascia e viene prima spedito nella squadra riserve e poi mandato via. Potrebbe finire qui, con una promettente carriera rovinata da qualche parola di troppo. Per sua fortuna però lo acquista il Borussia Dortmund, che crede nelle sue doti. Ed il resto è storia. Ma Weigl ha imparato la lezione: "Quando mi hanno sospeso ero distrutto. Ma da quel punto in poi ho cominciato a capire meglio come funziona il calcio. All'epoca ero ingenuo, nonostante fossi il capitano. Pensavo che fosse più facile di quanto sia in realtà". Insomma, meglio tenere la bocca chiusa.

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