La squadra della Red Bull resiste con un uomo in meno e vince il primo trofeo della propria storia. Decisivi gli errori di Günter e Demirovic

Fatica e determinazione. Nella gara di oggi ma anche quando la Red Bull ha preso il controllo del club. Il Lipsia vince il primo trofeo della sua storia battendo ai rigori il Friburgo nella finale della Coppa di Germania. Lo fa dopo essersi ritrovato sotto all'intervallo (non vinceva il trofeo una squadra in svantaggio a fine primo tempo dalla finale del 1998, quando a trionfare fu il Bayern in rimonta), e pareggiando in inferiorità numerica (espulso Halstenberg). La squadra di Tedesco è stata brava anche a gestire il risultato per i 63 minuti giocati in 10. Alla seconda finale della sua storia (l'anno scorso perse col Dortmund) il Lipsia ottiene così il suo primo titolo. Ed è la 26esima squadra a trionfare in questa competizione (il record di successi appartiene al Bayern con 10).

La gara

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Dopo i primi minuti nei quali le squadre si studiano tatticamente, è il Lipsia a creare la prima occasione: al 14' è Forsberg a sfondare sulla sinistra e a calciare verso la porta avversaria, Flekken respinge ma non blocca e favorisce Nkunku, chiuso all'ultimo dalla difesa del Friburgo. Passano 5 minuti e arriva il gol del vantaggio dei bianconeri: Grifo innesca Günther sulla sinistra che mette la palla in mezzo, Sallai, involontariamente, la tocca di mano e la serve alla perfezione per Eggestein che di sinistro batte Gulacsi. Dopo il consulto il Var convalida la rete nonostante il tocco di mano. Il Lipsia risponde quasi subito, sfiorando il pareggio al 24: è Höfler a sbagliare il passaggio consentendo a Nkunku di partire in contropiede, la difesa del Friburgo sembra gestire la minaccia ma Höfler sbaglia ancora facendosi intercettare il retropassaggio da Nkunku che si libera di Flekken e calcia a botta sicura, ma la sua conclusione viene respinta sulla linea da Schlotterbeck.

La ripresa

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Nel secondo tempo il Lipsia comincia attaccando a testa bassa, ma il Friburgo fa densità e concede pochi spazi. Intono al decimo della ripresa un doppio sembra indirizzare la partita: prima è Simakan, dopo un contatto con Schlotterbeck, ad andare a terra nell'area del Friburgo, ma l'arbitro considera il contrasto regolare. Pochi secondi dopo è Höler a trovarsi a tu per tu col portiere avversario, con Halstenberg che decide di buttarlo giù da dietro prendendosi il rosso. Al 59' è Grifo a far esultare i tifosi del Friburgo: l'italiano, su punizione, colpisce però solo l'esterno della rete creando un'illusione ottica. Al 60' ci prova anche Sallai, ma Gulacsi è attento. Il Lipsia però non demorde e, quasi a sorpresa, trova il pareggio al 76': sugli sviluppi di una punizione battuta da Szoboszlai è Orban a mettere la palla in mezzo trovando Nkunku che riesce ad appoggiarla in rete. Il Lipsia prende coraggio e sfiora il vantaggio in più circostanze: prima è bravo Flekken su Szoboszlai, poi è Olmo a mancare la porta da buona posizione.

Supplementari

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Al 3' del primo tempo supplementare Demirovic ci prova di testa ma colpisce il palo. In chiusura di primo tempo altra doppia clamorosa occasione per il Friburgo: rima è il palo a negare il gol, poi Demirovic a colpire male da ottima posizione. Al 115' è Haberer a colpire il terzo legno (questa volta la traversa) per il Friburgo. Ai rigori a sbagliare sono Günter (calcia alto) e Demirovic. Il Lipsia i suoi 4 rigori li segna tutti. E conquista il suo primo storico trofeo. Con un italiano in panchina.

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