Sergio Busquets non è mai banale. E anche in questo caso non le manda a dire alla dirigenza del Barcellona.

Sergio Busquets non è mai banale. E anche in questo caso non le manda a dire alla dirigenza del Barcellona. Il calciatore, che insegue il record di presenze con la nazionale spagnola, ha parlato in conferenza stampa questo mercoledì nell'anteprima di Svizzera-Spagna e non ha tralasciato l'aspetto legato al club di appartenenza. Le sue parole sono riprese dal Mundo Deportivo.

La "Roja" lascia sempre in eredità qualche spunto di discussione. Dal possibile ritorno di Piqué alle polemiche legate a Eric Garcia sino al caso Rubiales: "Il calcio fa discutere. Sono situazioni che fanno parte del gioco. A certi livelli si è esposti alle critiche e alle voci. Il calcio deve anche creare dibattito. Per quanto riguarda il ritorno di Piqué deve essere lui a decidere se dare o meno la disponibilità. E poi l'allenatore dovrebbe scegliere. La situazione legata a Rubiales non ci riguarda perché noi veniamo qui a giocare e allenarci. Ci sono anche note positive, come Gavi, che è un ottimo calciatore. Può ancora crescere. ".

Busquets è il terzo giocatore con più presenze sia con la maglia della nazionale sia con quella del Barcellona. Nel suo club, però, dal punto di vista economico più che tecnico, c'è più di qualche problema. Anche nel rinnovo. "Non ci sto pensando in questo momento. Sono solo focalizzato sulle partite che mancano da qui sino alla fine della stagione. Sono calmo, sereno e concentrato. Dopo la Nations andrò in vacanza e vedremo se qualcuno parlerà con me".

Si è parlato di taglio. Busquets non ci gira troppo intorno. "Vorrei solo che mi si dicessero le cose in faccia anziché scoprirle. Non ci è stato proposto ancora nulla, ma credo che sia sempre meglio essere diretti. Io sono anche pronto ad aiutare. E non solo dal punto di vista finanziario, è sempre strato così. Ho sempre giocato, ci ho messo la faccia e continuo a mostrarla".

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