Come racconta l'ex Ds del Bayern Monaco, il procuratore del centrocampista stava scambiando l'offerta del Bayern per una del Bayer... Leverkusen.
Nella frenesia del lavoro, capita qualche piccolo errore. Lo sa bene l'agente di Kimmich Come racconta l'ex Ds del Bayern Monaco, stava scambiando l'offerta del Bayern per una del Bayer... Leverkusen. Una sliding doors che ha aperto al ragazzo un presente da grandissimo calciatore.
BAYER O BAYERN? - Bayer e Bayern sono spesso elemento di confusione, in Germania. Suoni indubbiamente simili ma possibilità di carriera e successi, nonché di potere d'acquisto e di guadagno, assolutamente differenti. E come racconta Michael Reschke, ex direttore sportivo del Bayern Monaco, al podcast Meine Bayern-Woche di Sport 1, l'agente di Joshua Kimmich era molto sorpreso della chiamata del club dei giganti bavaresi. A tal punto da aver pensato ad un errore. Specificatamente, ad una chiamata da parte del Bayer... Leverkusen. Del resto, il suo assistito, in quel momento, militava in terza divisione con il Lipsia ancora lontano dal diventare il colosso attualmente capace di contendere proprio ai bavaresi il titolo della Bundesliga. Fortunatamente per lui, e per Kimmich, l'equivoco si è subito chiarito. La chiamata era dal Bayern, rigorosamente con la "n" finale, che aveva già inquadrato il ragazzo e intuitone il potenziale.
TROPPI SOLDI - Una volta chiarita la situazione. la trattativa si è immediatamente sbloccata. L'agente di Kimmich non ha esitato a contattare il centrocampista, entusiasta (nel 2015) di giocare con Guardiola. Tutti convinti, tranne uno. E non esattamente un personaggio qualunque. Karl-Heinz Rummenigge riteneva, infatti, che i 10 milioni per il cartellino di un ragazzo così giovane che militava in terza divisione fossero decisamente troppi. Reschke però, secondo la ricostruzione, ha toccato i tasti giusti: "Dieci milioni di euro non sono davvero nulla per un giocatore dal sicuro futuro in nazionale e che sarà molto importante per il Bayern nei prossimi anni". Affare, nel senso più pieno del termine, fatto. Guardiola lo ha forgiato, Ancelotti lo ha rifinito e il Bayern se lo gode. E si bea di un valore di mercato,tenendosi anche stretti, sestuplicato.
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