Niente feste e alcol per i calciatori professionisti per salvaguardare la loro immagine e dare un messaggio si giovani.

Arriva da Stan Collymore, ex capitano anche dell'Aston Villa, la proposta di vietare l'alcol agli atleti professionisti del calcio. L'ex giocatore, sulle colonne del Mirror, ha parlato a cuore aperto prendendo come esempio anche il suo passato e alcuni episodi che lo hanno visto protagonista.

In modo particolare il commento di Collymore arriva dopo le sue parole a proposito del festino a Las Vegas di Jack Grealish, fantasista del Manchester City, che era stato pizzicato a bere, probabilmente, qualche birra di troppo.

"Conosco il trauma psicologico che ho subito a causa della mia ingenuità durante la mia carriera da giocatore e vedo le somiglianze (con Grealish ndr). Ha bisogno di capire che non è più solo Jack che arriva dalla sua città, ma è di pubblico dominio, e quindi il mio messaggio rimane: 'Per favore, cambia rotta e fidati di me, il 'premio' per quello che stai facendo non sarà un bene'".

Il commento dell'ex calciatore poi prosegue: "Lo direi a tutti i giocatori le cui buffonate da party sono regolarmente sulle prime pagine di giornali e siti web, e spero che prestino presto ascolto ai miei consigli. Per quanto possa sembrare folle per le persone che non praticano sport, vorrei che le squadre di calcio vietassero completamente ai giocatori di bere alcolici. La scienza è chiara: l'alcol riduce seriamente le prestazioni atletiche, motivo per cui Cristiano Ronaldo, Zlatan Ibrahimovic e James Milner si tengono alla larga".

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