La FIFPro, l'associazione internazionale dei giocatori, ha pubblicato un elenco di nazioni in cui è meglio non trasferirsi "a causa di violazioni contrattuali sistematiche e diffuse". Ci sono anche Algeria, Libia, Grecia, Turchia e Romania
Una lista nera, a tutti gli effetti. La FIFPro, l'associazione internazionale dei calciatori, ha pubblicato sui propri canali ufficiali un elenco di paesi in cui "si sconsiglia di trasferirsi a causa di violazioni contrattuali sistematiche e diffuse". Si tratta di Algeria, Cina, la seconda divisione della Grecia, Libia, Romania, Arabia Saudita e Turchia. I motivi sono diversi.
Le motivazioni
—Per quanto riguarda Romania e Turchia, il sindacato ha fatto presente che le inadempienze in particolare sul pagamento degli stipendi sono un problema di vecchia data e ancora ricorrente. Inoltre in Romania l'elevato numero di club coinvolti in procedure concorsuali senza fine continua ad avere gravi conseguenze per gli atleti, che non riescono mai a vedere riconosciute le proprie ragioni attraverso un risarcimento. Una vicenda che deve essere monitorata con attenzione anche dall’Italia, visto il numero elevato di connazionali che milita ad esempio nel campionato turco: Borini, Viviano, Ricci, Bertolacci, Balotelli, Poli, Okaka e gli allenatori Pirlo, Montella e Farioli tra gli altri. Negli ultimi due anni invece la Grecia è risultata la nazione col maggior numero di giocatori che richiedono l'assistenza del Fondo apposito per il pagamento dei propri stipendi, fenomeno particolarmente diffuso nella seconda divisione. La questione degli ingaggi ha raggiunto un livello preoccupante anche in Algeria, Cina e Arabia Saudita. Diverso, invece, è il discorso della Libia dove è sempre più alto il numero di giocatori stranieri bloccati nel Paese perché le società che li impiegano si rifiutano di fornire la documentazione necessaria per i trasferimenti.
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