Christophe Galtier ha le idee molto chiare. Il tecnico marsigliese è diventato il nuovo allenatore del Paris Saint-Germain, l'occasione di una vita. E parlando a L'Equipe non sembra molto spaventato dalla responsabilità...

Christophe Galtier ha le idee molto chiare. Il tecnico marsigliese è diventato il nuovo allenatore del Paris Saint-Germain dopo un titolo di Ligue 1 vinto con il Lille e una buona stagione con il Nizza. Per lui è l'occasione di una vita, ma parlando a L'Equipe non sembra molto spaventato. Galtier spiega di aver sentito immediatamente la fiducia della proprietà e anche che tutte le voci che hanno accompagnato la sua scelta, prima su tutte quella che voleva Zidane sulla panchina del Parco dei Principi, non lo hanno per niente turbato.

“Voglio essere breve su questo: Zizou è Zizou, ha una storia incredibile, è unico, ma parlando con il presidente e con Campos non avevo dubbi, sapevo che sarei stato io l'allenatore del PSG". Onori, ma anche oneri, come quello di gestire un gruppo di stelle. E come si fa se qualcuno non rispetta le regole? "È un qualcosa che succede in tutti gli spogliatoi, ma qui la questione ha un'eco internazionale. Ci saranno regole che presenterò al gruppo, alcune cose negoziabili, altre no. Dovranno fare dei compromessi, se qualcuno ha motivi validi per non rispettare le regole, chiunque sia il calciatore, se ne parlerà, ma sarà una cosa naturale, mica siamo nell'esercito. E non prenderò mai una decisione senza consultare chi è sopra di me, il presidente e la direzione sportiva. Ma Al-Khelaifi ha insistito parecchio sulla disciplina di gruppo".

Di certo per Galtier c'è una soddisfazione che fino a un anno fa poteva sembrare impossibile: allenare un sette volte Pallone d'Oro. Con la consapevolezza che dopo la prima stagione di Messi a Parigi, le cose non possono che migliorare."Quella di Leo qui è una vita nuova, sia dal punto di vista famigliare che come giocatore. E bisogna rispettare molto uno che a 34 anni dici 'voglio vivere altro', non è qualcosa che tutti sanno fare. Ovvio che si debba adattare, per il resto lo sa tutto il mondo quello che sa fare". Per il resto, l'obiettivo è la Champions League. Ma quando gli fanno notare che a vincerla al PSG ci hanno provato (senza riuscirci) colleghi come Ancelotti, Blanc, Emery, Tuchel e Pochettino, il marsigliese non si tira mica indietro... "Lo sapete chi ha vinto la prima Champions con il Chelsea? Di Matteo. E qualcuno avrebbe scommesso un centesimo su di lui?". Di certo, a Galtier non manca la fiducia nei propri mezzi...

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