Sono tanti i giovani calciatori che si mettono nei guai. Il difensore catalano ha spiegato che una volta ai tempi del Manchester United se l'è vista brutta, ma si è salvato. Forse grazie a una vera e propria...leggenda metropolitana.

Sono tanti i giovani calciatori che si mettono nei guai. La giovane età e disponibilità economiche più alte della media spesso creano un mix talvolta esplosivo e non sono pochi i casi di talenti che si ritrovano invischiati in situazioni che si possono ripercuotere negativamente sulla loro carriera. A raccontare una storia del genere, per sua fortuna decisamente a lieto fine, è Gerard Pique. Parlando al canale Youtube The Wild Project, il difensore catalano qualche tempo fa  ha spiegato che una volta ai tempi del Manchester United se l'è vista brutta, ma si è salvato. Forse grazie a una vera e propria...leggenda metropolitana.

Tutto comincia con un'infrazione stradale, con parecchie possibili conseguenze. "Sono passato con il rosso e la polizia mi ha fermato. Era l'anno prima del mio ritorno al Barcellona. Mi fanno il palloncino, risulto positivo e mi ritorno ammanettato in un cellulare della polizia. All'improvviso l'effetto dell'alcol se n'è andato, ho pensato che la mia carriera sarebbe stata rovinata. In quel preciso istante dicevo 'ma cosa mi sta succedendo?'". Probabilmente la carriera di Piquè sarebbe comunque decollata, ma insomma, finire da giovani in prigione per guida in stato di ebbrezza non è esattamente qualcosa che nè Sir Alex Ferguson nè eventualmente il Barcellona avrebbero apprezzato.

Per fortuna però il catalano si ricorda di quella che sembra una vera e propria leggenda metropolitana, ma che potrebbe anche averlo cavato d'impaccio... "Mi hanno dato una busta in cui mettere tutto quello che avevo e mi hanno portato in una stanza. Ero disperato, poi il poliziotto se n'è andato per un attimo. In tasca mi era rimasta qualche moneta, qualcuno mi aveva detto che se succhi una moneta poi all'etilometro non risulterai positivo. E quindi mi sono messo in bocca qualche moneta e mi sono salvato, forse proprio per questo. E invece di andare a casa, sono andato al casino con il taxi". Insomma, il finale non è poi così edificante e magari si tratta solo di una bella botta di fortuna, ma Piquè sembra davvero convinto che siano state le monete a dargli una mano. Roba che neanche...la Numero Uno di Zio Paperone!

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