Se ne va uno degli attaccanti europei più forti di sempre: fu il capitano dei tedeschi al Mondiale 1966 perso in finale con l'Inghilterra e protagonista assoluto della storia dell'Amburgo
Se ne è andato a 85 anni Uwe Seeler, uno dei miti del calcio tedesco. Era nato ad Amburgo nel 1936 e alla squadra della sua città ha dedicato tutta la carriera. Attaccante dell'Amburgo dal 1953 al 1972, ha segnato 445 gol in 519 presenze tra Oberliga e Bundesliga, vincendo un titolo tedesco nel 1960 (in quell'anno finì terzo al Pallone d'Oro dietro a Suarez e Puskas) e una coppa di Germania nel 1963. Del club anseatico è stato anche presidente dal 1995 al 1998.
In nazionale
—La maglia della nazionale tedesca, quella della Germania Ovest, è stata l'altro suo grande amore: 72 presenze, 43 gol e un mondiale, quello del 1966, perso da capitano in finale contro l'Inghilterra a Wembley. Un epilogo peraltro molto discusso e atroce per i tedeschi puniti dal gol-fantasma di Hurst. Con l'Amburgo ha perso pure una finale di Coppa Delle Coppe contro il Milan di Rocco, nel 1968, quando conquistò il titolo di cannoniere della competizione. Sconfitte che non hanno certo intaccato la sua popolarità in Germania dove Seeler era amatissimo, forse ancor più dei miti Fritz Walter, Beckenbauer o Muller. Lo chiamavano "Uns Uwe", "il nostro Uwe" per la sua generosità e lealtà, più forte di qualsiasi rivalità, e per questo veniva applaudito in ogni stadio tedesco. L'Amburgo ha dato notizia della sua scomparsa, poi confermata dalla famiglia del campione tedesco.
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