L'ex calciatore di Roma e Juventus ha tanta voglia di riprendersi il Barcellona dopo un'annata da dimenticare in Turchia e i dissapori con Koeman che hanno caratterizzato la sua prima esperienza catalana.
Pjanic, scuse ai tifosi del Besiktas e tanta voglia di riprendersi il Barcellona dopo un'annata da dimenticare in Turchia e i dissapori con Koeman che hanno caratterizzato la sua prima esperienza catalana. L'ex calciatore di Roma e Juventus ha parlato con Fanatik, sito di informazione del calcio turco.
Il centrocampista bosniaco vuole riprendersi il tempo perso a Barcellona. "Ho un contratto con il Barcellona fino al 2024 e voglio rispettarlo. E poi c'è Xavi, che per me è sempre stato un modello da calciatore. Lavorare con lui è speciale. Sono certo che il Barcellona sarà protagonista di una buona stagione, è una squadra completa in tutti i reparti. Dopo stagioni avare di successi è il momento di tornare a vincere. A livello personale, dopo mesi assai negativi caratterizzati anche dal Covid e dagli infortuni, sono alla ricerca della mia vecchia forma. Sono convinto che quando la ritroverò si rivedrà il Pjanic che tutti conoscono. Ho anche lavorato con un preparatore privato per farmi trovare pronto in vista del ritiro. La concorrenza qui è molto forte e occorre essere in perfetto stato fisico per avere un posto in squadra, ma è ora di mostrare ai tifosi del Barcellona chi è Pjanic".
L'esperienza in Turchia non è stata esattamente indimenticabile. "Le aspettative erano alte, ho iniziato bene ma poi qualcosa si è inceppato e la squadra ha iniziato a perdere punti e fiducia. Fra infortuni e contagi non siamo mai riusciti a essere squadra nel senso più pieno del termine e i cambi di allenatore non hanno aiutato, acuendo i problemi dentro e fuori dal campo. Abbiamo vinto la Supercoppa ma so che non è stato sufficiente. Io ero venuto in Turchia per vincere il campionato. Mi spiace molto per i tifosi, avrebbero meritato la gioia di vincere il titolo. A livello personale però porto con me il ricordo di una città meravigliosa. Mio figlio non voleva neanche lasciare Istanbul. Ho trovato un ambiente fantastico e una tifoseria straordinaria. Il Besiktas ti fa sentire parte di una famiglia e anche i Pjanic, adesso, ne fanno parte. Farò sempre il tifo per loro".
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